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Andrea Biasi: le fusioni non sono la risposta migliore ai problemi dei piccoli comuni

ven 29 mar 2024 12:03 • By: almo

'Mi auguro – scrive il sindaco di Sfruz - che la politica provinciale mantenga la sua vicinanza alle piccole municipalità'

Andrea Biasi

SFRUZ. La notizia clamorosa dello scioglimento del consiglio comunale di Luserna da parte della giunta provinciale per non aver rendicontato il bilancio 2022, giunta nel comune degli altipiano come un fulmine a ciel sereno, ha stimolato da parte del sindaco di Sfruz, Andrea Biasi, una lunga riflessione affidata al proprio profilo facebook, in cui si propone un parallelo con quanto spesso accade nelle piccole amministrazioni del Trentino:

“La notizia dello scioglimento del Consiglio Comunale di Luserna purtroppo segna la tragica conclusione di una serie di problematiche che da anni affliggono le piccole e medie amministrazioni comunali del nostro territorio. Negli ultimi tempi, il dibattito sulle fusioni dei comuni come unica soluzione possibile per migliorare i servizi è tornato ad essere di attualità. Personalmente, ritengo che questa non sia la soluzione ideale, almeno non la migliore. I problemi affrontati sono comuni a tutte le realtà: mancanza di personale qualificato disponibile a lavorare in municipalità periferiche, difficoltà nella gestione dei bilanci e scarsità di risorse. Ho avuto modo di constatare situazioni simili anche nel Comune di Sfruz.

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Quando ci siamo insediati nel 2017, abbiamo ereditato una situazione finanziaria precaria, dovuta a decisioni politiche e gestionali errate, ma anche a politiche provinciali che favorivano l'accentramento e la creazione di municipalità più grandi.

Il caso di Sfruz è emblematico: tra il 2014 e il 2016 – continua Biasi - abbiamo affrontato una grave crisi interna che ha portato allo scioglimento del Consiglio Comunale e alla nomina di un Commissario. In quel contesto, dopo aver escluso la possibilità di una fusione, abbiamo considerato la gestione associata dei servizi tra il Comune di Sfruz e quello di Predaia. Nel corso degli anni, abbiamo scelto di puntare su una vera collaborazione piuttosto che su un mero accordo sulla carta. Questa decisione, frutto di un lavoro lungo e complesso di mediazione e dialogo tra i due consigli comunali, ha creato un modello unico in Trentino, garantendo a Sfruz l'autonomia gestionale e offrendo vantaggi economici e di personale al Comune di Predaia.

Questo successo è da attribuire al personale dei due comuni, ai segretari che si sono succeduti e alle amministrazioni coinvolte, a partire da quella di Paolo Forno per arrivare a quella di Giuliana Cova, che nonostante le difficoltà hanno sempre cercato il dialogo e il compromesso. Nel corso degli anni, questo spirito di collaborazione ha portato alla creazione di nuovi modelli di collaborazione che alzeranno ulteriormente il livello della gestione associata tra i due enti e la qualità dei servizi.

Il caso Sfruz-Predaia potrebbe essere unico nel contesto provinciale e forse non replicabile altrove, ma è il risultato del dialogo tra persone che hanno messo gli interessi del territorio al di sopra delle strette visioni delle rispettive comunità.

Mi auguro – conclude Biasi - che la politica provinciale mantenga la sua vicinanza alle piccole municipalità e continui a perseguire soluzioni che assicurino l'autonomia territoriale e il miglioramento dell'efficienza dei servizi. Ciò potrebbe avvenire attraverso la promozione di gestioni associate dei servizi, magari partendo dalle Comunità di Valle o dal CAL, al fine di garantire un approccio più collaborativo e coordinato.

 



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