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Chiogna confermata presidente di Upipa

sab 04 mag 2024 13:05 • Dalla redazione

Parzialmente rinnovato il Cda. Riconfermata Laura Flor

TRENTO. Michela Chiogna è stata rieletta presidente di Upipa, l’Unione provinciale istituzioni per l’assistenza, che unisce 42 Apsp (che gestiscono 50 Rsa). Chiogna inizia dunque il suo secondo mandato, affiancata da un Cda in parte riconfermato, in parte rinnovato per il rispetto dei limiti dei mandati. «Escono dalla squadra la vicepresidente Marisa Dubini e i consiglieri Barbara Bravi, Davide Palmerini, Daniele Pizzini e Daniele Stefani – spiega Chiogna – a loro va il mio più caloroso ringraziamento per un grande impegno espresso in questi anni che, come sappiamo, sono stati caratterizzati dal Covid e da una fortissima spinta inflazionistica a cui abbiamo dovuto far fronte.

Vengono riconfermati dalle rispettive zone Laura Flor insieme ad Antonio Giacomelli e Daniela Scalet, subentrati nel corso del 2023 ad Eleonora Stenico ed Ivana Zotta, mentre iniziano con noi il nuovo mandato Emanuele Deanesi, Alberto Giovannini, Paolo Mattei, Martino Pellizzari e Daniela Roner. Dunque un gruppo che unisce continuità e rinnovamento, esperienza e radicamento territoriale, nel pieno rispetto del bilanciamento di genere. Voglio sottolineare poi il segnale di grande compattezza emerso proprio nella fase delle candidature: il voto dell’assemblea ha infatti ratificato tutti i nomi su cui i territori si erano già confrontati e sui quali avevano già trovato accordi. C’è stata anche la candidatura, ricevuta direttamente nel corso dell’assemblea, da parte di Cristina Garniga, presidente dell’Apsp di Vallarsa. Il voto ha però visto prevalere Daniela Roner (Vannetti di Rovereto): nome su cui la Vallagarina aveva precedentemente trovato l’accordo. Lo stesso vale per la mia candidatura a presidente. Da diverso tempo non si trovava una tale unità di intenti all’interno di Upipa e si tratta, certamente, di un ottimo punto di partenza».

Ecco la composizione del Cda. Alto Garda e Ledro Paolo Mattei, presidente dell'Apsp "Fondazione Comunità di Arco"; Giudicarie Martino Pellizzari, presidente dell'Apsp "Giudicarle Esteriori" di Santa Croce di Bleggio; Val di Non e Sole Laura Flor, presidente dell'Apsp "Santa Maria" di Cles; Vallagarina Daniela Roner, presidente dell'Apsp "Cementino Vannetti" di Rovereto; Primiero e Tesino Daniela Scalet, presidente dell'Apsp "San Giuseppe" di Primiero; Rotaliana, Fiemme e Fassa Alberto Giovannini, presidente dell'Apsp "Giovanni Endrizzi" di Lavis; Valsugana Emanuele Deanesi, presidente dell'Apsp "San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia" di Borgo Valsugana; Trento e Valle dei Laghi Antonio Giacomelli, presidente dell'Apsp "Beato De Tschiderer" di Trento.

Durante l’assemblea, la presidente Chiogna ha illustrato il programma del prossimo mandato triennale, già ampiamente condiviso sui territori durante il lungo giro di confronti organizzato nelle scorse settimane. «Il primo obiettivo è ovviamente quello di una riforma complessiva del sistema, per adeguarlo alle nuove esigenze. In tal senso, abbiamo già da tempo avviato una interlocuzione anche con la Provincia e l’assessore Tonina. Sarà questo l’elemento che caratterizzerà l’intero mandato ma anche una fetta importante della politica trentina, visti i noti problemi di invecchiamento della popolazione, aggravamento delle condizioni di salute degli ospiti, difficoltà di reclutamento del personale».

Quanto alla conclusione del suo primo mandato, Chiogna spiega ancora: «Il triennio è stato caratterizzato dall’urgenza di gestire le fasi conclusive del Covid e le crisi energetica ed economica che l’hanno seguito. Elementi più volte citati e il cui peso non si può non sottolineare. Anche a causa di essi, non tutto il programma di consigliatura è stato completato, ma il bilancio è sicuramente positivo, e gli obiettivi principali di rafforzare la partecipazione e la coesione associativa e di conseguenza la rappresentatività istituzionale di Upipa sono stati raggiunti.

Quanto alle linee di indirizzo del mandato 2024-2027 l’intento sarà quello di lavorare su più livelli:

Politico: per rafforzare la rappresentanza unitaria e dare riconoscibilità pubblica al "Gruppo Upipa" inteso come sistema omogeneo delle Apsp – Rsa associate.

Associativo: per facilitare, attraverso i rapporti associativi e lo scambio mutualistico, la partecipazione, la collaborazione, la consortilizzazione e l’aggregazione degli enti soci a tutti i livelli.

Organizzativo: per il rafforzamento della governance in termini di rappresentatività e autorevolezza; della struttura interna, in termini di competenze o procedure operative, e della sede fisica sia per maggiore funzionalità e visibilità istituzionale, sia per un migliore investimento delle risorse in tal senso.

L’azione di Upipa, declinata in questi tre livelli, dovrà concentrarsi soprattutto verso i seguenti 5 ambiti, che saranno prioritari nel prossimo futuro.

Rappresentanza istituzionale: per valorizzare la funzione delle Apsp - Rsa e la loro capacità operativa e di contribuire alla programmazione, perseguendo certezza di regole, obiettivi e finanziamenti.

Valorizzazione del personale: per la qualità e l’importanza del lavoro di cura, che richiede riconoscimento sociale ed economico, ma anche promozione del benessere lavorativo in modo da garantire l’attrattività del settore.

Miglioramento dei servizi: per far riconoscere le Apsp - Rsa come centri di competenza, intorno a cui sviluppare la filiera dei servizi su base territoriale.

Relazioni coi familiari: per costruire un'alleanza basata su coinvolgimento, partecipazione e condivisione della cura.

Comunicazione: per infrangere gli stereotipi negativi e offrire una prospettiva positiva dell'invecchiamento e dei servizi correlati.

L’assemblea ha approvato anche il bilancio di esercizio 2023, che purtroppo - pur a fronte di un valore della produzione di oltre 1,7 milioni di euro - registra una perdita di circa 70 mila euro. Elemento da non sottovalutare e di cui prendere atto, ma rispetto al quale sono già state prese le adeguate contromisure. Il “rosso”, infatti, è dovuto principalmente a due fattori. Il primo è di natura burocratica: l’attuale sistema di finanziamento e rendicontazione della formazione finanziata e regolata dalla Regione e dalla Provincia, per effetto dell’introduzione della formazione socio sanitaria integrata, mette Upipa nelle condizioni di incassare meno di quanto spende per quella che è una delle attività principali del Consorzio. Qui la soluzione è di tipo regolativo ed è già stato attivato un percorso con la Provincia. Secondo tema è quello del recupero dell’elevata inflazione (che incide sulla rivalutazione del Tfr dei dipendenti, sulle spese e gli acquisti di beni e servizi di Upipa): essendo tale recupero arrivato solo con il 2024, come peraltro per le Apsp, il Consorzio ha dovuto registrare sul bilancio 2023 l’aggravio di spesa che ha contribuito a determinare la perdita. Anche in questo caso, poiché Upipa non beneficia di ristori delle perdite, i correttivi per il 2024 sono già stati messi in atto con l’approvazione del bilancio di previsione a dicembre 2023.



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