TRENTO. La notizia della scomparsa di Giuseppe Raspadori, 78 anni, ha colpito tanti in Trentino e anche noi di NOS Magazine, di cui Raspadori fu collaboratore della prima ora, dalla fondazione nel 1995. Psicoterapeuta, attivista e protagonista dei movimenti di contestazione legati alla nascita a Trento della facoltà di sociologia, Raspadori era arrivato a Trento da Imola, per studiare e quindi mettere radici.

Protagonista sulla stampa trentina, acuto, spesso controcorrente opinionista, fu parte attiva fin dall’inizio della storia editoriale di NOS: fu l’allora direttore responsabile Ettore Zanon a portare quella penna appuntita nelle valli del Noce, a partire dall’esperienza del Centro di psicologia “Territorio e Persona” di Cles.

E il ricordo va ai forum di quegli anni, occasioni di approfondimento sui temi caldi delle valli, affrontati nel corso di vivaci dibattiti che coinvolgevano di volta in volta vari esponenti della società nostrana. Confronti che trovavano puntuale resoconto sulle pagine del mensile delle valli del Noce. Tra gli argomenti l’adolescenza, la condizione femminile, i suicidi. Sempre con serietà, volontà di approfondimento, guardando in faccia i fatti e le persone, come faceva Giuseppe Raspadori.

Nella foto: Nel corso di una forum nel 1995, a capotavola in fondo, Giuseppe Raspadori; e poi, il primo contributo di Raspadori su NOS nel 1995