mer 28 ago 2024 15:08 • Dalla redazione
Lo sottolinea in una nota la presidente Zanon dell"associazione dei familiari
TRENTO. L"associazione
Familiari RSA_Unite, sulla volontà di riforma manifestata dall"assessore Mario Tonina, richiama all"urgente
necessità di agire sulle tematiche di breve, medio e lungo periodo con una
programmazione che consideri tutti gli attori in gioco, coinvolgendo non solo
gli enti gestori che amministrano le strutture ma anche la cittadinanza che
fruisce dei servizi e gli operatori che li erogano.
"Il sistema deve potersi rinnovare in maniera completa, senza lasciare indietro i bisogni di singole categorie e, soprattutto, le necessità delle persone verso cui i servizi sono rivolti "“ commenta la presidente dell"associazione Lisa Zanon - La pianificazione di un nuovo assetto sanitario e socio-assistenziale in una rete integrata di servizi territoriali deve partire dalla lettura dei bisogni, cioè con l"apporto esperienziale delle persone su cosa abbia o non abbia funzionato finora."
La visione, per l"associazione, deve essere "organica e abbracciare un panorama assistenziale multisfaccettato e fluido, con soluzioni diversificate e in dialogo dinamico fra loro, è ormai chiaro a tutti: domiciliarità , semi-residenzialità , residenzialità leggera (alloggi protetti, co-housing) e residenzialità permanente (RSA), in base ai multipli gradi di non autosufficienza e bisogno sociale". Tra il potenziale da esprimere l"associazione individua quello offerto dalla cittadinanza per una visione onnicomprensiva e non settoriale, fondato sulla diffusa richiesta di un cambio di rotta rispetto a risposte calate dall"alto. "Ecco perché ai tavoli tecnici provinciali dovrebbero sedere anche i sindacati dei lavoratori e le associazioni del Terzo Settore in rappresentanza degli utenti" dice l"associazione.