gio 12 set 2024 11:09 • Dalla redazione
Consiglio, ancora sospensioni per la risoluzione sullo Statuto. Botta e risposta in aula
TRENTO. In
apertura della seduta di questa mattina Claudio
Cia (Misto) è intervenuto per motivi personali facendo riferimento ad una
frase pronunciata ieri in aula da Carlo Daldoss
(FdI) e che ha ritenuto offensiva. Ieri il consigliere di Fratelli d’Italia in
tono polemico, ribattendo alle affermazioni di Cia (critiche nei confronti
dell’onorevole Urzì e della
vicepresidente Gerosa) ha affermato
in un passaggio del suo intervento: “Sentendo qualche componente della
maggioranza che essendo limitrofo anche dal punto di vista fisico alla
minoranza si atteggia a rubarle il mestiere, ma questo è un altro problema ce
lo risolveremo noi”.
“Io - ha ribattuto Cia - sono sempre stato un consigliere di centro destra a prescindere da dove mi siedo” e, sempre riferendosi a Daldoss, ha affermato: “Non so se lei può dire altrettanto.
Ricordo che nel 2013 lei sedeva come assessore a sostegno del centro sinistra e, ha continuato Claudio Cia, vorrei ricordarle che lei era pronto a fare il candidato del centro sinistra e ora lo troviamo assessore del centro destra, mentre io vi ho rinunciato. Io non rubo il mestiere al centro sinistra, ma non rinuncio ad intervenire nel merito per esprimere la mia posizione in difesa dell’autonomia perché un partito mi dice di tacere. Quanto al “ci penseremo noi” Cia ha chiesto deve prendere la frase come una intimidazione e ha chiuso chiedendo “dobbiamo aspettarci un ritorno all’olio di ricino?”
La replica di Daldoss: “L’esponente di FdI ha ribadito quello che ha detto ieri perché, ha detto, in particolare le parole rivolte da Cia alla vicepresidente, sembravano più critiche di quelle della minoranza. Daldoss ha detto di non aver certo voluto fare intimidazioni, comunque, ha concluso, c’è un problema di coerenza del quale si parlerà in maggioranza”.
Dopo questo botta e risposta, Mirko Bisesti della Lega ha chiesto un nuova sospensione per discutere, dopo l’incontro di ieri tra minoranza e maggioranza, della risoluzione sulla riforma dello Statuto. Lucia Maestri (Pd) ha però ribattuto che ieri non c’è stato un confronto con la maggioranza, semplicemente alcuni esponenti del centro sinistra sono entrati, senza essere stati invitati, nella stanza dove si teneva l’incontro dell’opposizione. Un atteggiamento inedito, ha detto infine Maestri.