lun 07 ott 2024 15:10 • Dalla redazione
Ai nati dal 1° aprile 2024 sarà proposta la somministrazione dell’anticorpo monoclonale
TRENTO. Presentata oggi nella sede dell’Azienda
provinciale per i servizi sanitari la nuova campagna di prevenzione delle
infezioni causate dal virus respiratorio sinciziale. Nel corso del mese di
ottobre arriverà alle famiglie dei bambini nati dal 1° aprile al 31 ottobre
2024 l’invito a recarsi nei centri vaccinali territoriali dell’Apss per la
somministrazione dell’anticorpo monoclonale contro il virus respiratorio
sinciziale. I nati dal 1° novembre 2024 al 31 marzo 2025 saranno immunizzati,
direttamente nei punti nascita, prima della dimissione dall’ospedale. Alla
presentazione della campagna erano presenti l’assessore alla salute Mario
Tonina, il direttore generale di Apss Antonio Ferro, la direttrice del
Dipartimento di prevenzione Maria Grazia Zuccali, il direttore del
Dipartimento transmurale pediatrico Massimo Soffiati insieme alla
neonatologa Francesca Tota, responsabile della gestione profilassi
contro VRS.
«Il virus respiratorio sinciziale è altamente trasmissibile e causa di epidemie da novembre a marzo con un picco nel periodo dicembre-gennaio – ha dichiarato il direttore generale di Apss Antonio Ferro. Anche se nella maggior parte dei casi si presenta in forma lieve, può peggiorare patologie preesistenti e causare gravi complicanze che possono potenzialmente essere fatali. A livello globale si stima che il virus respiratorio sinciziale rappresenti la seconda causa di mortalità pediatrica mondiale dopo la malaria. L’infezione da VRS è la prima causa di bronchiolite e quindi di ospedalizzazione nei bambini sotto l’anno di vita. L’immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale è quindi particolarmente importante per proteggere i neonati e i bambini più piccoli. Contestualmente, la campagna di immunizzazione ci consente di prevenire l’affollamento dei reparti di pediatria durante i mesi invernali. Concludo ricordando che si tratta di una campagna extra Lea che è partita solo in alcune Regioni; ringrazio l’assessorato per aver colto il carico innovativo di questa campagna strategica per la salute dei nostri bambini».
«La bronchiolite – ha evidenziato Massimo Soffiati, direttore del Dipartimento transmurale pediatrico e dell’Unità operativa di neonatologia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento – coinvolge principalmente le basse vie aeree. Quando colpisce bambini e neonati nei primi mesi di vita può determinare una forma di malattia, che in una certa percentuale di casi richiede l'accesso al pronto soccorso pediatrico e, a volte, il ricovero in Pediatria. I casi più complicati, che richiedono supporto respiratorio, vengono ricoverati in Terapia intensiva neonatale per permettere una respirazione efficace. In Trentino, negli ultimi anni, si è avuta una richiesta di ospedalizzazione di questa popolazione pediatrica in linea con i dati internazionali. Negli ultimi due anni 321 bambini sotto l'anno di vita, circa il 4% dei nati totali in Trentino, ha richiesto ospedalizzazione e di questi il 20%, 58 pazienti, è stato successivamente ricoverato in Terapia intensiva neonatale».
Nel corso del suo intervento la direttrice del Dipartimento di prevenzione Maria Grazia Zuccali ha affermato: «Non ci sono terapie specifiche per il curare le infezioni da virus respiratorio sinciziale e di conseguenza la prevenzione nel neonato o lattante rappresentano la priorità di sanità pubblica. Recentemente è stato approvato un nuovo anticorpo monoclonale che, con una sola somministrazione, è capace di prevenire le forme gravi di malattia nei neonati e piccoli lattanti nei primi mesi di vita per il periodo corrispondente alla stagione a rischio. Nel corso del mese di ottobre manderemo alle famiglie l’invito a recarsi nei centri vaccinali territoriali dell’Apss per la somministrazione dell’anticorpo monoclonale ai bambini nati dal 1° aprile al 31 ottobre 2024, i nati dal 1° novembre 2024 al 31 marzo 2025 saranno immunizzati, direttamente nei punti nascita, prima della dimissione dall’ospedale.
Francesca Tota, neonatologa dell’ospedale Santa Chiara di Trento e responsabile della gestione profilassi contro VRS ha sottolineato: «Dal 1998 era disponibile, solo per alcune categorie di bambini più fragili e più a rischio di sviluppare gravi quadri di insufficienza respiratoria in caso di bronchiolite da VRS, vale a dire prematuri ed ex prematuri, cardiopatici e bambini con patologia polmonare cronica, l'anticorpo monoclonale Palivizumab. Ora abbiamo a disposizione un anticorpo monoclonale simile indicato per la profilassi universale di tutti i neonati e piccoli bambini nella loro prima stagione epidemica».
«Il nuovo piano di immunizzazione nei confronti del virus respiratorio sinciziale approvato dalla Giunta provinciale lo scorso luglio rappresenta un investimento sul futuro dei nostri bambini e sul benessere dell’intera comunità – ha dichiarato l’assessore alla salute Mario Tonina. La campagna di prevenzione per le infezioni causate dal virus ai nuovi nati permetterà di ridurre significativamente, fino all’80%, i ricoveri ospedalieri, gli accessi al pronto soccorso e le forme più gravi della malattia. La campagna di immunizzazione ci consente quindi di tutelare la salute dei più piccoli e di ridurre la pressione sugli ospedali, limitando i costi e l’impatto sul sistema sanitario. Grazie ad un percorso condiviso anche con i pediatri puntiamo a superare il 50% degli aventi diritto all’immunizzazione, che voglio ricordare è volontaria ma vivamente consigliata. Ancora una volta il tema chiave è quello della prevenzione e ancora una volta grazie alla nostra autonomia speciale in Trentino possiamo fare la differenza ed essere innovatori».