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Impianti a fune e futuro della montagna

mar 08 ott 2024 16:10 • Dalla redazione

ANEF alla sua assemblea generale annuale presenta i dati della ricerca di PwCPrice Waterhouse Coopers sull’indotto generato dagli impianti a fune

TRENTO. Sarà l’Alto Adige quest’anno a ospitare - il 17 e il 18 ottobre a Bolzano - l’Assemblea Generale di ANEF, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, prima e unica Associazione degli imprenditori funiviari riconosciuta e aderente a Confindustria cui fanno capo circa il 90% delle aziende funiviarie italiane, distribuite sia nei territori alpini, sia in quelli appenninici. Un’intera mattinata, quella del venerdì, sarà dedicata a un confronto con i principali attori del sistema montagna, con la moderazione di Giulia Apollonio, giornalista scientifica e conduttrice Tg2 Rai.

“Quest’anno vogliamo ancora una volta metterci in gioco ribadendo il nostro ruolo come motore dell’economia di montagna e come presidio per la tutela delle ‘Terre alte’.

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Desideriamo stimolare tutti gli altri attori del sistema montagna a mettersi in gioco con noi” - spiega Valeria Ghezzi, presidente di ANEF, introducendo chi con lei si avvicenderà sul palco, esponenti del mondo accademico e scientifico, delle associazioni e dell’ambientalismo (confermati ad oggi): Elmar Pichler Rolle, presidente Vitalpin; Stefano Illing, ingegnere, consigliere ANEF Veneto; Fabrizio De Blasi, glaciologo presso Istituto Scienze Polari del CNR; Domenico Angelone, Consiglio Nazionale dei Geologi; Fabio Trincardi, ITATEC e dir. emerito Dipartimento Scienze della Terra e Tecnologie dell'Ambiente del CNR.

Al centro della discussione il valore socio economico del lavoro degli impiantisti, tema della ricerca condotta da Pricewaterhouse Coopers (PwC) sui territori di Lombardia, Valle d’Aosta e Trentino. Per la chiusura della giornata, è stata invitata a partecipare il Ministro del Turismo Daniela Santanchè.

“Siamo molto orgogliosi di poter costruire un confronto a partire da numeri e metodologia frutto dello studio di una società di consulenza terza, importante e rinomata nel mondo come PwC. Sarà il punto di partenza di un percorso condiviso da tutti gli attori della montagna. Fin dagli anni ’20, cioè da quando è nato il turismo in montagna, gli impiantisti hanno fatto di tutto per valorizzare il territorio, con l’obiettivo di far convivere i territori di montagna e l’Uomo in modo da garantire ad entrambi vita, sviluppo e futuro”.



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