mer 06 nov 2024 08:11 • Dalla redazione
A Sfruz si trova un parco della rimembranza
SFRUZ. Lo scorso 2 novembre, la comunità di Sfruz ha celebrato la Giornata della Commemorazione dei Caduti con una cerimonia sentita presso il monumento ai caduti, insieme al Gruppo Alpini di Smarano e Sfruz. Un appuntamento tradizionale che ha permesso di ricordare tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita in guerra, riaffermando il valore della memoria condivisa.
Il monumento, inaugurato nel centenario della fine della Grande Guerra, è il frutto di una collaborazione significativa tra l’amministrazione comunale e il Gruppo Alpini, come parte di un progetto volto a preservare e trasmettere la memoria storica del territorio. Nell'ambito di tale progetto, è stato ripristinato il Parco della Rimembranza, istituito a Sfruz nel 1926 in onore dei caduti della Prima Guerra Mondiale.
Oggi, questo spazio simbolico accoglie un monumento che celebra i caduti di Sfruz e Smarano: uomini che combatterono sotto l'Impero Austro-Ungarico, ma i cui discendenti sono poi diventati cittadini italiani con l’annessione del Trentino al Regno d’Italia.
Alla cerimonia hanno partecipato il presidente del Gruppo Alpini, Stefano Schwarz, il sindaco di Sfruz, Andrea Biasi. Durante l’evento, Franco Panizza ha tenuto un breve intervento storico, ricordando i combattenti trentini della Grande Guerra.
La cerimonia è proseguita con un momento di raccoglimento e preghiera condotto da don Raimondo, in memoria di tutti i caduti.
Il sindaco Biasi ha espresso la sua profonda gratitudine verso gli Alpini, rivolgendo un ringraziamento speciale al presidente del Gruppo, Stefano Schwarz, al vicepresidente Luigi Ossanna e a ogni singolo alpino per la loro dedizione e impegno: “Un sentito ringraziamento va al Gruppo Alpini di Smarano e Sfruz per la collaborazione sempre garantita al Comune e a tutta la comunità. La vostra presenza, il vostro impegno e il vostro spirito di servizio sono un esempio prezioso per tutti noi e un simbolo indelebile del legame che unisce il nostro territorio e la sua storia.”