dom 10 nov 2024 15:11 • Dalla redazione
Si è chiusa la mattinata del 29° Congresso provinciale dedicato alla pace
TRENTO. Si è conclusa la mattinata del 29° Congresso provinciale delle ACLI trentine dal titolo “Il coraggio della pace” con gli interventi e le relazioni del presidente uscente Luca Oliver, delle autorità e dei rappresentanti degli enti invitati. Nel pomeriggio il dibattito, la presentazione e l’approvazione della mozione congressuale e l’elezione del nuovo consiglio provinciale.
L’apertura dei lavori è stata affidata al segretario provinciale delle ACLI trentine Joseph Valer che ha ringraziato la presidenza provinciale uscente per il lavoro svolto negli ultimi quattro anni.
Nella sua relazione, il presidente Oliver ha tracciato le priorità per le ACLI e per gli aclisti. Cinque i principali temi individuati, che devono essere alla base di un nuovo patto di solidarietà tra società civile, comunità economica e politica che metta al centro l’interesse collettivo e delle future generazioni.
In primis, l’ambiente che deve trovare posto nelle strategie di sviluppo: innovazione, qualità dei processi e manutenzione del territorio diventano le vere chiavi del futuro delle Alpi.
Il lavoro deve essere tutelato, con particolare attenzione ai più vulnerabili, ma deve essere anche “inventato” e rilanciato con manodopera qualificata e nuove professionalità, con la rivalutazione della cultura del lavoro e delle competenze e l’incentivazione dell’autoimprenditorialità. Altro obiettivo è il riassetto operativo della sanità integrando i servizi ospedalieri con la medicina di base, assicurando a tutti i cittadini, alle famiglie e agli anziani forme adeguate di integrazione, cura e supporto, evitando che ci siano cittadini di serie A, che possono permettersi le cure a pagamento, cittadini di serie B, che attendono pazientemente l’intervento pubblico e quelli di serie C, che addirittura rinunciano alle cure mediche.
Il presidente, inoltre, ha evidenziato l’importanza di rilanciare un percorso di formazione politica e sociale, basato sulla passione per le idee e l'interesse collettivo, affinché l'azione politica non si riduca a una mera gestione.
Infine, l’Autonomia, questa preziosa forma di autogoverno da pensare e rilanciare come un progetto, a lungo termine, che sappia conciliare gli aspetti sociali con quelli economici, in un’ottica di sostenibilità, democrazia, responsabilità e partecipazione, per tornare ad essere modello da “esportare”, utile anche per altre realtà territoriali in crisi, nel rispetto dei diritti umani e dell’autodeterminazione dei popoli.
Presenti per i saluti istituzionali la vicesindaca del Comune di Trento Elisabetta Bozzarelli, l’assessore provinciale Simone Marchiori, il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini.