mer 20 nov 2024 15:11 • Dalla redazione
La Soprintendenza per i beni culturali ha consegnato l’opera al Castello del Buonconsiglio alla presenza della Vicepresidente della Provincia Francesca Gerosa
TRENTO. Una stampa del grande maestro tedesco Albrecht Dürer raffigurante l’Ultima cena e pubblicata nel 1523 è stata recentemente acquistata dalla Soprintendenza per i beni e le attività culturali ed entra così a far parte delle collezioni provinciali. La nuova acquisizione è stata presentata oggi alla presenza della vicepresidente della Provincia e assessore alla cultura Francesca Gerosa. Nella stessa occasione Franco Marzatico, dirigente generale della Soprintendenza per i beni e le attività culturali, ha consegnato l’opera a Laura Dal Prà, direttore del Castello del Buonconsiglio, museo che ne curerà la conservazione e la valorizzazione.
“L’acquisizione di questa straordinaria opera di Dürer, oltretutto nell’anno del Centenario del museo - ha dichiarato la Vicepresidente Francesca Gerosa- non solo arricchisce il nostro patrimonio culturale, ma rappresenta anche una importante opportunità per il pubblico di avvicinarsi all’arte rinascimentale. Siamo orgogliosi di poter preservare e valorizzare un pezzo così significativo della storia dell’arte”.
A poco più di un mese dalla chiusura al Castello del
Buonconsiglio della mostra “Dürer e gli altri. Rinascimenti in riva all’Adige”,
fa il suo ingresso nelle collezioni provinciali uno degli esempi più importanti
della tarda produzione incisoria del pittore e incisore tedesco Albrecht Dürer
(Norimberga, 1471-1528). Si tratta di una xilografia (ossia una stampa su carta
ottenuta per mezzo di una matrice in legno intagliato) raffigurante l’Ultima
cena, data alle stampe nel 1523 e caratterizzata da un inedito formato
orizzontale.
La scena inquadra la tavola alla quale Cristo annuncia agli apostoli il
tradimento da parte di uno di loro, destando reazioni di sorpresa, incredulità
e dolore. L’esemplare (dimensioni mm 210 x 300, rifilato su tutti i lati) è di
particolare pregio in quanto appartiene probabilmente alle prime tirature di
stampa, come fanno pensare sia alcuni minuti dettagli dell’incisione, sia la
filigrana della carta databile fra la fine del XV e i primi decenni del XVI
secolo.
Come tutte le stampe di Dürer nel campo della storia
sacra, anche questa raffigurazione esercitò una potente suggestione sugli
artisti del suo tempo, venendo citata – per fare un solo esempio – dal giovane Jacopo
Bassano nella grande tela dell’Ultima cena (1546), oggi conservata alla
Galleria Borghese a Roma.
L’acquisizione testimonia la costante attenzione rivolta dalla Provincia
autonoma di Trento alla conservazione e all’incremento del patrimonio culturale
finalizzato alla fruizione del pubblico.