sab 23 nov 2024 09:11 • Dalla redazione
Fugatti: 'Approccio integrato che punta a garantire interventi sempre più efficaci e a costruire una comunità sicura'
TRENTO. La Provincia è costantemente impegnata nella prevenzione e nel contrasto della violenza contro le donne, sia attraverso il coordinamento della rete provinciale che coinvolge istituzioni e soggetti coinvolti nel fenomeno, sia attraverso azioni mirate, che puntano a dare risposte concrete ed efficaci per tutelare le donne vittime di violenza e sensibilizzare la comunità. "Il nostro impegno è quello di costruire un Trentino sicuro per tutte le donne, consolidando e potenziando i servizi antiviolenza e promuovendo l’autonomia delle vittime attraverso percorsi di inserimento lavorativo e supporto economico - commenta il presidente Maurizio Fugatti -. Le azioni sono molteplici, accanto a servizi di tutela e accoglienza per le donne che subiscono violenza, vi sono campagne di sensibilizzazione, formazione specializzata per operatori, lo studio di soluzioni tecnologiche innovative per la prevenzione e la sicurezza, percorsi rivolti ad uomini autori di violenza, ma anche azioni mirate che puntano a sostenere l'autonomia personale ed economica delle donne. Si tratta di un approccio integrato che punta a garantire interventi sempre più efficaci e a costruire una comunità sicura".
Servizi
Le azioni messe in campo dalla Provincia rappresentano un modello di intervento
strutturato che punta a rafforzare la rete di supporto e a favorire la
sicurezza e il benessere delle donne
Potenziamento dei servizi antiviolenza: tra le novità più significative, si segnala l'apertura di una nuova casa rifugio a indirizzo segreto; inoltre si è progressivamente potenziato il Centro antiviolenza con l'apertura di una sede principale a Rovereto e sportelli decentrati a Cles, Cavalese e, a breve, a Riva del Garda; l'obiettivo è rispondere alle richieste di aiuto da parte delle donne sul territorio.
Percorsi per uomini autori di violenza: attivati in due sedi (Trento e Rovereto), questi percorsi psico-educativi mirano a modificare comportamenti violenti, prevenire recidive e garantire la sicurezza delle donne.
Sostegno agli orfani di vittime di femminicidio: grazie a una nuova disciplina provinciale, sono previsti contributi economici dedicati per accompagnare i giovani in un percorso di tutela e autonomia.
Formazione e sensibilizzazione
La Provincia ha realizzato un vasto programma formativo che, nel corso del
2024, ha coinvolto 669 operatori tra cui quelli appartenenti a forze
dell’ordine, servizi sociali, settore sanitario e terzo settore. I corsi,
mirati a potenziare le competenze e la capacità di intervento, rappresentano un
tassello fondamentale per garantire il supporto adeguato alle vittime.
Parallelamente, una campagna di sensibilizzazione ha promosso la consapevolezza
sul tema della violenza di genere, includendo materiali informativi, pieghevoli
con numeri utili e un aggiornamento della Guida ai servizi per operatori della
rete.
Promozione dell’autonomia
La Provincia sostiene le donne vittime di violenza attraverso misure che
favoriscono il reinserimento sociale e lavorativo. Tra queste, l’assegno di
autodeterminazione, attivo dal 2022, è un contributo economico mensile che
supporta le donne nel loro percorso verso l’autonomia personale ed economica.
Inoltre, per favorire l’accesso ai servizi e agli interventi utili per
garantire l’autonomia alle donne vittime di violenza, la legge provinciale
10/2024 ha previsto da un lato che la donna che ha subito violenza e i figli a
suo carico costituiscano nucleo a sé ai fini della valutazione Icef del nucleo
familiare, dall'altro che per accedere alla quota A dell'assegno unico
provinciale (quella che garantisce il soddisfacimento di bisogni generali della
vita) sia aggiornata la situazione reddituale della donna.
Tecnologia e ricerca per la prevenzione
La collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler (FBK) e la Procura della
Repubblica di Trento rappresenta un’importante innovazione nella lotta alla
violenza di genere. Nell’ambito del Protocollo d’intesa interistituzionale
siglato nel febbraio 2024, è stato avviato lo studio di soluzioni tecnologiche
innovative, tra cui la progettazione di un’applicazione che consenta alle donne
vittime di violenza di usufruire di strumenti avanzati di prevenzione e
sicurezza.
Questa tecnologia punta non solo a proteggere le donne in situazioni di
rischio, ma anche a fungere da supporto operativo per gli interventi della rete
antiviolenza, agevolando il monitoraggio e la gestione delle emergenze in tempo
reale. L’adozione di queste soluzioni si inserisce in un percorso di costante
aggiornamento per garantire strumenti sempre più efficaci nella tutela delle
donne.
Una rete sempre più solida
Il sistema di protezione provinciale si basa su una rete istituzionale che
coinvolge enti pubblici e privati, rafforzata dal rinnovo del Protocollo
d’intesa interistituzionale nel febbraio 2024. La Cabina di regia, incaricata
di monitorare e analizzare il fenomeno, produce annualmente il report “I numeri
della violenza contro le donne in Trentino,” fornendo una base di dati
essenziale per orientare le politiche e le azioni future.
E’ inoltre previsto un nuovo strumento di rete, l’elenco "Insieme contro la violenza sulle donne”, al quale possono iscriversi i Soggetti (enti pubblici o privati e imprese) che intendono promuovere azioni a favore delle donne che subiscono violenza di genere in provincia di Trento. Attraverso l’elenco sono valorizzati i molteplici i contributi che soggetti, anche non istituzionali, possono portare a beneficio vittime. Agli iscritti è riconosciuta la possibilità di utilizzare il logo "Insieme contro la violenza sulle donne".