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Maestri di sci, ristori a sostegno della categoria

mar 23 feb 2021 11:02 • Dalla redazione

Il Patt: «Facciamo come le altre Regioni che hanno previsto misure di questo tipo»

I maestri di sci trentini in azione (ph. tratta dalla pagina Facebook dell'Associazione e Collegio Maestri di Sci del Trentino)

Sono una delle categorie più colpite dalla pandemia da Covid-19. E ora il gruppo consiliare del Patt, con primo firmatario Ugo Rossi, interroga la Giunta provinciale per sapere se sia intenzione della Provincia introdurre forme di sostegno ad hoc per la categoria dei maestri di sci e snowboard ed eventualmente in che modo e secondo quali tempistiche.

In Trentino, ricorda il gruppo consiliare, l’associazione conta 2.800 iscritti, dei quali 1.700 svolgono quest’attività a titolo principale.

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A causa della pandemia Covid-19, la stagione sciistica di quest’anno però non ha mai visto l’inizio. «Questa triste sorte si è abbattuta sugli impianti di tutta la penisola, accumunando le località alpine con quelle appenniniche – li legge nel documento -. Un barlume di speranza era arrivato dalla comunicazione della Provincia, che indicava il 17 febbraio 2021 come possibile data di ripresa delle attività sulle piste. Quest’annuncio aveva spinto operatori, impiantisti e scuole di sci ad adottare opportune soluzioni per riaprire gli impianti in sicurezza, anche in base alle linee guida approvate dal Comitato Tecnico Scientifico Nazionale. L’entusiasmo degli operatori del settore si è però scontrato con la repentina classificazione del Trentino in “zona arancione”».

Da qui l’idea di fare come le altre Regioni, tra le quali Emilia Romagna, Piemonte e Toscana, che hanno messo in campo ristori per queste categorie in risposta alle gravi conseguenze economiche legate a una stagione invernale tanto attesa e mai iniziata. 



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