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Il Trentino a rischio zona rossa

gio 25 feb 2021 10:02 • Dalla redazione

Il governo non allenta le misure. Dpcm fino a Pasqua

Dopo due settimane di arancione, lunedì il Trentino potrebbe passare a zona rossa. Il rischio è concreto. I numeri sono in crescita con un tasso di positività dell’8,6% - molto più alto della media italiana (Qui l'articolo) - e cresce la preoccupazione anche nel presidente della Provincia Maurizio Fugatti, che non l’ha nascosta durante la conferenza stampa di ieri sera. 

Intanto anche il Governo, a livello nazionale, si prepara a varare il nuovo Dpcm, che entrando in vigore dal 6 marzo coprirà anche le vacanze di Pasqua, fino a martedì 6 aprile. Ieri, in Parlamento, il ministro della Salute Roberto Speranza ha ribadito la linea della prudenza, in continuità col Conte 2, evidenziando come "non ci siano le condizioni per allentare le misure di contrasto alla pandemia". E a dirlo sono i dati sul contagio: la variante inglese, a maggior diffusione, sarà presto prevalente, l'Rt si appresta a superare la soglia 1 e le terapie intensive in 5 regioni sono sopra la soglia critica del 30%.

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I numeri delle ultime 24 ore indicano un nuovo balzo dei positivi: sono 16.424 contro i 13.314 del giorno precedente. Calano le vittime: 318 contro 356, mentre il tasso di positività sale al 4,8% (+0,4%) e i malati intubati sono 11 in più.

Per una definizione del Dpcm si attendono i dati del monitoraggio settimanale del venerdì e il premier Mario Draghi tesse la sua tela europea in vista del Consiglio straordinario di oggi e domani.

Speranza offre una prospettiva positiva: si vede "finalmente la luce in fondo al tunnel". Il Covid, grazie alla progressione della campagna vaccinale, "può essere arginato". Ma, avverte, "in questo ultimo miglio non possiamo assolutamente abbassare la guardia. Non ci sono oggi le condizioni epidemiologiche per allentare le misure di contrasto". Sottovalutare i rischi, dice il ministro, porterebbe a "una nuova diffusione incontrollata del contagio, che metterebbe nuovamente in crisi i nostri ospedali e renderebbe più difficile la nostra campagna di vaccinazione". Ecco perché, osserva, "sarebbe un grave errore se all'improvviso, senza una chiara evidenza scientifica", ci fosse un cedimento delle prescrizione adottate. La strada è invece quella di continuare a differenziare le misure sul pano regionale, agendo in modo proporzionale alla situazione di contagio di ciascun territorio: strategia che "ci ha permesso finora di non ricorrere ad altri lockdown generalizzati".

In Gazzetta Ufficiale, intanto, è stato pubblicato il decreto legge che proroga il divieto di spostamenti tra le regioni fino al 27 marzo, consentendo comunque "il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione". Le faq - non aggiornate - presenti sul sito del Governo precisano che anche le seconde case rientrano in questa definizione. 



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