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Caldes potenzia la rete elettrica

dom 28 feb 2021 11:02 • By: Lorena Stablum

Intervento per la posa di un elettrodotto tra l’abitato e il paese di Terzolas

Con la posa di un elettrodotto di media tensione, il Comune di Caldes va a chiudere l’anello della rete di distribuzione elettrica. Il progetto preliminare dell’intervento, redatto dall’architetto Walter Valentinotti, è stato approvato dalla Giunta guidata dal sindaco Antonio Maini e si è reso necessario per risolvere le carenze legate alla rete elettrica comunale e per permettere il mantenimento della distribuzione anche in caso di danni all’infrastruttura.

Oltre alla posa di una nuova linea interrata che congiunge le cabine elettriche di Terzolas e Caldes, il progetto prevede anche una serie di interventi finalizzati a mettere in sicurezza l’intero sistema distributivo dell’energia elettrica dei Comuni di Caldes e Cavizzana, di proprietà comunale, che è gestito dai due enti con un accordo che vede Caldes quale capofila e che è affidato al Consorzio per i servizi territoriali del Noce STN Val di Sole.

Elektrodemo

I lavori, quindi, riguarderanno anche l’adeguamento tecnico alla cabina di produzione del rio Caldo, la realizzazione di una nova cabina a Cavizzana, lo spostamento di quella di Samoclevo in un sito più adeguato e funzionale e la messa in sicurezza della linea che attraversa la ferrovia. Inoltre, su tutta la rete si prevede l’interramento di alcuni tratti di linea.

Il progetto nasce qualche anno fa e ma, dopo una sua prima stesura, approvata con deliberazione giuntale n. 25 del 24 luglio 2020, si è deciso di integrare la progettazione con una serie di interventi che possano dare un risultato il più organico possibile: è risultato chiaro infatti come l’intervento inizialmente prospettato non sarebbe stato in grado di mettere in sicurezza il sistema distributivo dell’energia elettrica. «In questo modo - commenta il sindaco Maini - andiamo a rinnovare la rete dei due Comuni con l’obiettivo di garantire una migliore performance nella distribuzione dell’energia elettrica e per mettere in sicurezza l’infrastruttura».

L’architetto Valentinotti, coadiuvato dal perito industriale Remo Carner ha dunque redatto un nuovo progetto preliminare, propedeutico alla domanda di contributo sul Fondo di riserva. Si stima una spesa pari a 456.573,26 euro di cui 367.020,69 euro per lavori. 



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