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Predaia mette in sicurezza la rete idrica

ven 05 mar 2021 09:03 • Dalla redazione

Interventi per 1,4 milioni di euro negli abitati di Taio, Dardine e Coredo. La sindaca Cova: «L’obiettivo è la tutela del territorio»

PREDAIA. L’amministrazione comunale di Predaia ha deciso di rinnovare e mettere in sicurezza la rete del servizio idrico degli abitati di Taio, Dardine e Coredo con interventi che varranno fino a 1,4 milioni di euro complessivi.

«La tutela del territorio è un obiettivo primario di questa amministrazione – spiega la sindaca di Predaia Giuliana Cova –. Questo è solo l’inizio di una serie di opere che ci vedranno impegnati, nel corso del quinquennio, nel miglioramento ambientale».

Taio. La parte superiore di Taio, in caso di piogge intense di breve durata, è spesso colpita da eventi alluvionali e la concentrazione dei deflussi provoca problemi di smaltimento nella rete sotterranea del paese, con apporto consistente di materiale solido. Nel capoluogo comunale, quindi, si intende procedere alla regimazione delle acque superficiali in località Imbrenza, comprendendo tutti i lavori necessari per lo smaltimento in località al Maso del Castello, a nord-est dell’abitato. Nell’ambito dell’opera, per la quale è prevista una spesa complessiva di un milione di euro, realizzeranno interventi nella zona semaforo, dove si trova un vecchio cunicolo di scarico delle acque bianche provenienti dalla parte alta dell’abitato che passa sotto alcuni edifici, attraversa l’intera piazza e riemerge a valle del paese.

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Il progetto prevede dei lavori sulla condotta di via degli Alpini fino al Crm, ipotizzando anche la deviazione delle acque verso il Rio Valle.

In quest’ottica è stato affidato l’incarico di progettazione definitiva, esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione all’ingegner Dino Visintainer, che percepirà un compenso di 66.909,81 euro complessivi, mentre ad occuparsi della mappatura e video-ispezione delle tubature sarà l’impresa individuale Edilcalliari per un corrispettivo di 22.815,34 euro.

Dardine. Per quanto riguarda invece la frazione di Dardine, a inizio dicembre le abbondanti precipitazioni sono confluite dai frutteti e dai pendii sulla strada provinciale, colmando la canaletta di scolo di monte, che ha agito come una sorta di fosso di guardia per il paese. L’acqua però non si è distribuita adeguatamente lungo il percorso e ha invaso la parte alta dell’abitato. In particolare sono stati rilevati danni a un’abitazione con annessa attività produttiva e alla rete comunale delle acque bianche. Visto il pericolo potenziale per l’incolumità pubblica, l’amministrazione comunale ha deciso di intervenire in somma urgenza, prevedendo una prima spesa di 200 mila euro che dovrebbero essere finanziati dalla Provincia. Dopo la mappatura e la video-ispezione delle tubature, è stato affidato l’incarico di progettazione definitiva, esecutiva e di direzione lavori, misura e contabilità all’ingegner Mario Turri, dietro un corrispettivo totale di 18.655,17 euro.

Coredo. A Coredo, infine, l’amministrazione comunale intende procedere con la regimazione delle acque dell’affluente destro del Rio Sette Fontane. A valle dell’abitato di Smarano il corso d’acqua è interrato fino al confine con il paese di Coredo, poi per circa 500 metri scorre a cielo aperto, per essere quindi ancora intubato fino a valle dell’incrocio con la strada che porta a Castel Bragher. Nel tratto scoperto, oggetto dell’intervento da 180 mila euro, si prevede la costruzione di un canale aperto finalizzato alla regimazione delle acque, al fine di evitare esondazioni sulla strada comunale sottostante e nelle campagne. L’incarico di progettazione definitiva, esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione è stato affidato al dottor forestale Vincenzo Manini, che percepirà un compenso di 5.709,59 euro complessivi.

Le opere saranno seguite e supervisionate dal consigliere delegato Mariano Larcher.



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