Skin ADV

Vaia, recuperati 2,8 milioni di metri cubi di schianti in oltre 1.200 cantieri

lun 29 mar 2021 18:03 • Dalla redazione

A due anni dalla tempesta sistemati oltre 2.300 chilometri di sentieri forestali

TRENTO. A poco più di due anni da Vaia, sul territorio provinciale sono stati aperti 1.255 cantieri che hanno consentito di recuperare e portare alla vendita di circa il 70% del legname schiantato. L’obiettivo principale è quello di raccogliere gli alberi crollati sotto i colpi della tempesta anche nelle zone più impervie anche per contenere il più possibile la diffusione di parassiti. Il Servizio Forestale ha dunque portato a completa funzionalità circa 2.300 chilometri di strade forestali mentre sono stati realizzati 88 nuovi piazzali per il deposito di legname. La spesa totale fin qui sostenuta per gli interventi sfiora i 17 milioni di euro.

Inoltre, sono stati concessi ai proprietari forestali pubblici e privati contributi per un ammontare complessivo pari a quasi 13 milioni di euro, per condurre ulteriori interventi di ripristino e potenziamento delle infrastrutture forestali danneggiate dal maltempo. Il terzo aggiornamento del report dedicato allo stato di attuazione del Piano d’azione per la gestione degli interventi di esbosco e ricostruzione delle foreste danneggiati dalla tempesta Vaia nell’ottobre 2018 è stato pubblicato sul sito istituzionale del Servizio Foreste e Fauna della Provincia autonoma di Trento.

Elektrodemo

“Le operazioni nelle aree interessate sono proseguite senza sosta nonostante le difficoltà legate alla pandemia” osserva l’assessora provinciale all’agricoltura e foreste Giulia Zanotelli, che con l’occasione ringrazia tutti coloro che sono o sono stati parte attiva nelle operazioni svolte per rimarginare le ferite al territorio montano e forestale del Trentino su ogni fronte. Le operazioni di recupero degli alberi schiantati al suolo ha infatti coinvolto l’intera filiera del legno locale costituita da numerose imprese forestali e segherie e dei proprietari forestali pubblici e privati duramente colpiti dai danni causati dalla tempesta Vaia.

Le raffiche più violente della tempesta hanno provocato danni significativi in particolare nei settori orientali, con quasi 20 mila ettari di superficie forestale fortemente danneggiata ed oltre 4 milioni di metri cubi di legname schiantato. Le superfici con il livello più alto di priorità nel recupero della propria funzione protettiva da fenomeni naturali, hanno un’ampiezza totale stimata in 2.500 ettari.

Gli alberi schiantati avviati all’utilizzazione alla fine del 2020 avevano un volume complessivo di 2 milioni 880 mila metri cubi, pari a circa il 70% del legname colpito da Vaia. Considerando che circa 450 mila metri cubi non saranno recuperabili perché posti in luoghi inaccessibili, il materiale raccolto e utilizzabile equivale al 79% del patrimonio schiantato effettivamente recuperabile. Un risultato importante, reso possibile grazie all’impegno profuso dai proprietari forestali (in particolare Comuni e Asuc) e dai relativi custodi, oltre che dagli operatori del Corpo forestale. L’obiettivo è di rimarginare questa ferita con azioni mirate e puntuali.

“Lo sguardo è proiettato verso la ricostruzione, grazie all’impegno del Servizio Foreste e alle collaborazioni promosse anche con i privati, con risultati che riusciremo ad apprezzare pienamente solo tra qualche decennio” commenta Zanotelli. I boschi maturi danneggiati risalgono a 100-150 anni fa, mentre le foreste che nasceranno dopo Vaia, sia naturalmente sia attraverso impianto, cominceranno a svolgere realmente le loro funzioni tra 30-60 anni. La “rinascita” delle foreste viene resa possibile dall’impiego di 150 mila piantine nel solo 2020. In questi due anni e mezzo la richiesta di piante forestali è straordinariamente incrementata e ha comportato l’adozione di una specifica programmazione, tuttora in fase di adeguamento. 



Riproduzione riservata ©

indietro