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VIDEO. Una strana fioritura, sofferta e affascinante

ven 09 apr 2021 18:04 • Dalla redazione

Una delle gelate più lunghe e intense degli ultimi decenni ha dato ai frutteti della Val di Non un aspetto insolito, creato dagli impianti antibrina in funzione

VAL DI NON. Un'ondata di gelo ha colpito il Trentino. Anche gli agricoltori della Val di Non si sono ingegnati a proteggere gli alberi in fiore con il calore del fuoco notturno e con l’azionamento degli impianti a pioggia sovrachioma antibrina, che hanno creato anche degli scenari spettacolari.

Ciononostante le temperature molto basse, che si sono mantenute per parecchie ore, hanno determinato un danno alle colture, come evidenzia una nota la Fondazione Edmund Mach: tra le più colpite il ciliegio e il melo.

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I tecnici FEM fanno notare che quest’ultimo, nelle zone di fondovalle, ha raggiunto infatti lo stadio fenologico di piena fioritura, molto sensibile alle basse temperature che determinano, nel caso di danno, la perdita irrimediabile del fiore o del frutticino appena formato.

In collina e in montagna lo stadio fenologico è quello da bottoni rosa-mazzetti divaricati fino a mazzetti affioranti in montagna, stadi che resistono a temperature di gelo inferiori.

Questa gelata così estesa e lunga ricorda gli ultimi eventi gravi del 1997 e, più recentemente, del 2017 che causarono importanti danni alla produzione di mele. L’azionamento degli impianti a pioggia sovrachioma antibrina, ove presenti, può aver ridotto, ma non azzerato, la percentuale di danno.



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