Skin ADV

Una mostra fotografica racconta il commercio clesiano

mar 11 mag 2021 10:05 • Dalla redazione

Passato, presente e futuro in una mostra diffusa promossa dal Consorzio Cles Iniziative

CLES. Il commercio della borgata nel passato e nel presente è il protagonista di una mostra fotografica diffusa nell'area del centro storico e nelle sue immediate vicinanze. Si tratta di un progetto promosso dal consorzio Cles Iniziative – l'associazione dei negozianti del capoluogo, che da due decenni ha l'obiettivo di organizzare iniziative culturali e di intrattenimento di livello, valorizzando il centro storico ed i suoi negozi –, in collaborazione con l'amministrazione comunale, con Confcommercio Val di Non e con la supervisione di Marcello Nebl (ricerca storica) e di Cristina Flaim (fotografie in studio). Tante foto d'epoca e cartoline che raccontano di un tempo ormai lontano (dal 1880 al 1950) provenienti dalle collezioni private di Franco Dalpez e Luigi Mascotti, in cui si vede un paese completamente diverso da quello attuale, così come i suoi negozi.

Elektrodemo

Alcuni di essi sono attività storiche, che si sono mantenute nel tempo nella stessa sede per più di un secolo, mentre altre sono sparite. Le foto sono visibili su alcuni totem appositamente installati – una decina in tutto, in viale Degasperi, nel rione Pez, in via Marconi, in Corso Dante, in via Bergamo, in Piazza Granda ed in via Lampi – corredate di notizie relative ai singoli luoghi del centro storico, uno spunto a riflettere su come Cles sia da sempre una località vivace, punto di riferimento del commercio e dei servizi per due vallate e su quali potranno essere le sue prospettive future. Nei primi anni del Novecento, la borgata era divisa in due sezioni dalle fermate della ferrovia Trento – Malè, la quale transitava nel cuore del paese attraverso l'attuale via Roma e via Filzi. Cuore delle attività commerciali non era il centro storico come lo conosciamo ora, ma il rione Spinazeda, il più densamente popolato, dove erano concentrate la maggioranza delle botteghe. Ora nel rione rimane solo qualche sparuta attività: con l'apertura del grande viale Degasperi decenni fa, i negozi hanno migrato altrove, determinando un drastico cambiamento nella geografia delle attività commerciali. Per non parlare di via Marconi, irriconoscibile nelle fotografie agli occhi dei contemporanei. L'iniziativa, come spiegano il presidente di Cles Iniziative Massimiliano Fondriest e gli assessori comunali Amanda Casula (turismo ed attrattività) e Diego Fondriest (commercio) vuole segnare la ripresa delle proposte culturali del consorzio - pesantemente penalizzate dall'emergenza Covid-19 - ed essere un messaggio positivo degli esercenti alla clientela, auspicando un ritorno alla normalità dopo le continue e forzate chiusure. “L'esposizione accompagna le generazioni più giovani alla scoperta di una Cles totalmente altra da come è ora ed è uno stimolo ed un monito per chi si appresta ad entrare nel mondo del commercio, dimostrando come l'impegno, il lavoro costante e l'innovazione sono alla base di attività a lungo durevoli nel tempo” puntualizza Casula.



Riproduzione riservata ©

indietro