Skin ADV

Le minoranze all’attacco: “Proporre una riforma in questo momento è sbagliato”

sab 18 apr 2020 13:04 • By: Lorena Stablum

“Il turismo tra i settori più colpiti da Coronavirus”: Ugo Rossi (Patt), Alessandro Olivi (Pd) e sindacati bocciano la scelta della Giunta di iniziare l’iter per l’adozione del disegno di legge

Piovono le prime critiche sulla scelta fatta dalla Giunta provinciale di avviare l’iter di adozione del disegno di legge di riforma del sistema della promozione turistica del Trentino, proposta dall’assessore all'artigianato, commercio, promozione, sport e turismo RobertoFailoni. L’adozione della riforma è avvenuta nella seduta di ieri dell’organodi governo (si legga QUI). 

Se per la Giunta il disegno di legge vuole essere anche una risposta strutturale all’emergenza sanitaria che il Trentino, con il resto d’Italia, sta vivendo in queste settimane, c’è chi non la percepisce nello stesso modo. Tra i primi a criticare la scelta fatta dalla Giunta ci sono i consiglieri di minoranza Alessandro Olivi (Pd) e Ugo Rossi (Patt), che dalle proprie pagine Facebook manifestano il proprio disappunto. Ma anche i sindacati, come Cgil,Cisl, Uil del Trentino, parlano in un comunicato stampa di “scelta inopportuna in piena emergenza sanitaria”.

In particolare, l’ex assessore provinciale all’Industria, Artigianato, Commercio e Cooperazione evidenzia come il turismo abbia davanti a sé un futuro incerto e che per questo abbia bisogno di “un piano straordinario per sostenere le imprese e i lavoratori della filiera piuttosto che aggiustare il numero e il budget di qualche Apt”. “Ebbene mentre tutti attendiamo, con urgenza crescente, che la Giunta provinciale si esprima con scelte certe sul futuro del nostro calendario scolastico, sull’entità degli aiuti alle imprese, sulle misure di sostegno all’occupazione e ai redditi, oggi (ieri, ndr) – afferma Olivi - arriva la decisione di dare priorità a una riforma delle Apt pensata, scritta e proposta quando il Coronavirus ancora semplicemente non esisteva.

Elektrodemo

Mentre dunque ancora non sappiamo se, e come, le strutture ricettive potranno riaprire per la stagione estiva; se, e come, saranno agibili i prati delle nostre montagne e le spiagge dei nostri laghi; se, e come, le persone potranno muoversi sul territorio per le loro vacanze, oggi la Giunta provinciale approva, prima di tutto ciò, un disegno di legge che appare fuori contesto e privo di alcuna priorità. Oggi, dunque, invece che confrontarci con la proposta di misure innovative e straordinarie capaci di accompagnare un settore a cimentarsi con una rapida e radicale trasformazione, ragioneremo se è meglio avere un'Apt in più o in meno e che confini dargli. Proprio ciò di cui avevamo bisogno!

Più esplicito è, quindi, l’ex governatore Rossi cheparla di “grave errore” e chiede alla Giunta di fermarsi. “Cosa fa la provincia a guida Lega? – scrive il consigliere Rossi -. In piena emergenza lancia una legge la cui attuazione porterà dubbi, ritardi, adattamenti, spostamenti di personale, fusioni di Apt, modifiche organizzative. L’ideale per indebolire un settore che invece è chiamato a dedicare ogni energia e ogni risorsa umana e materiale per progettare e attuare prima la sopravvivenza e poi il rilancio. Insomma una follia”. Rossi, quindi, spiega come ogni cambiamento necessiti di tempo per essere definito e messo in pratica. “Il turismo trentino non può permettersi di perdere tempo – evidenzia però -.

ph. Nitida Immagine srl

Fermatevi per favore! Ma non solo non si fermano, ci raccontano anche che la riforma è uno strumento valido per contrastare gli effetti del Coronavirus. Peccato che è stata scritta e concepita ben prima. Insomma una riforma buona per ogni evenienza. Forse quando la spiegavano sul territorio già pensavano al Covid-19”.

Invitano ad aprire la discussione in autunno, infine, anche i segretari di Cgil, Cisl, Uil Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, che ribadiscono come, ancora in piena emergenza sanitaria, non ci sia “in questo momento né l’attenzione necessaria né l’urgenza di affrontare un argomento così importante”. “La riforma, pur condivisibile in alcuni contenuti come quello sulla ridefinizione delle Apt e il maggiore coinvolgimento dei privati nel loro finanziamento – aggiungono - rischia di essere vecchia. Il Coronavirus molto probabilmente imporrà una ridefinizione anche della proposta turistica del nostro territorio, trovarsi con uno strumento normativo già obsoleto equivarrebbe a perdere un’opportunità. Oggi non siamo in grado di prevedere se ci saranno le condizioni per l’avvio della stagione estiva e neppure di quella invernale. Si valuti attentamente di rimandare la discussione a dopo l’estate, per trovare insieme le strategie migliori per il turismo trentino del prossimo futuro”.



Riproduzione riservata ©

indietro