mer 18 ago 2021 14:08 • Dalla redazione
Completato l'iter autorizzativo al rilascio del microimenottero che deve combattere la Drosophila suzukii
TRENTO. È arrivata l'autorizzazione da parte del Ministero della transizione ecologica al rilascio del Ganaspis brasiliensis, il parassitoide importato lo scorso anno dalla Svizzera in grado di contrastare la Drosophila suzukii, il moscerino asiatico dei piccoli frutti che sta causando ingenti danni alle coltivazioni anche in Trentino.
Notizia accolta con grande soddisfazione anche alla Fondazione Mach dove da mesi i ricercatori e i tecnici sono
impegnati nelle camere di quarantena ad allevare e moltiplicare il microimenottero
originario dell'Estremo Oriente, una vespina innocua per l'uomo.
Il via libera ufficiale è arrivato ieri al Servizio agricoltura della Provincia
autonoma di Trento, che con la FEM rappresenta il Trentino nel tavolo nazionale
Drosophila suzukii coordinato dal CREA-DC. Ma ci sono altre regioni che hanno
ottenuto l'autorizzazione accanto alle Province autonome di Trento e Bolzano:
Veneto, Val d'Aosta, Piemonte, Emilia Romagna, Campania, Sicilia e Puglia.
Per effettuare i rilasci di G. brasiliensis sul
territorio era necessaria una specifica autorizzazione del Ministero della
transizione ecologica, chiamato a valutare l’analisi dei rischi diretti e
indiretti legati all’immissione dell’ACB (agente di controllo biologico) sulla
biodiversità.
La Fondazione Edmund Mach aveva pertanto predisposto un articolato documento di
valutazione del rischio: un dossier di 120 pagine che descrive le
caratteristiche biologiche ed ecologiche della specie G. brasiliensis e i
possibili impatti sull’ecosistema. Le sette regioni e due province autonome di
Trento e Bolzano partecipanti al gruppo nazionale per il lancio
dell'antagonista hanno sottoscritto e inviato il 7 maggio la domanda di
rilascio al MITE, unitamente allo studio del rischio. L'iter ha previsto un
passaggio all'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale
(ISPRA), alle agenzie di protezione ambientale regionali e provinciali (ARPA e
APPA) ed infine ai Ministeri dell'ambiente e agricoltura.
Ad oggi gli allevamenti di G. brasiliensis alla FEM contano migliaia di
esemplari con una produzione mensile di oltre 7000 individui. Dodici i siti
individuati per i rilasci di quest'anno corrispondenti alle aree a maggiore
vocazione cerasicola e di piccoli frutti vale a dire: Valsugana (5 siti), Val
d'Adige (4 siti), Vallagarina (1 sito), Valle dei Mocheni (1 sito), Altopiano
di Pinè (1 sito).
A seguito dei rilasci del parassitoide è previsto un programma di monitoraggio pluriennale per valutarne in sicurezza gli eventuali impatti sugli ecosistemi locali e l'efficacia nei confronti della Drosophila suzukii. Gli esiti del piano di monitoraggio e una dettagliata relazione saranno trasmessi al Ministero entro il mese di dicembre 2021.