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Noce, gli attivisti: «Vogliamo esaminare il progetto del tubone irriguo»

ven 27 ago 2021 18:08 • Dalla redazione

Il Comitato per la difesa delle acque del Trentino chiede un incontro a Fugatti

La marcia per il Noce promossa dal Comitato di salvaguardia del fiume Noce

VALL DEL NOCE. Forte di un risultato incredibile e di ormai 26 mila firme raccolte (e il numero cresce di ora in ora), il Comitato permanente per la difesa delle acque del Trentino, per tramite del suo portavoce Tommaso Bonazza, chiede ufficialmente un incontro al presidente della Provincia Maurizio Fugatti e alla sua Giunta per esaminare nel dettaglio il progetto di derivazione idrica a scopo irriguo promosso dal Consorzio di Miglioramento Fondiario di secondo grado della Val di Non – progetto che si fa notare “non è mai stato presentato, pubblicamente, ai cittadini della Valle di Sole” – e, più in generale, “per affrontare le problematiche relative ai vari utilizzi delle acque pubbliche (progetti approvati e in itinere) nelle Valli di Non e di Sole e alla qualità dei corsi d'acqua delle due valli, con riferimento all'impatto ambientale dovuto all'uso dei prodotti fitosanitari e alla mancanza di impianti di depurazione in alcune aree, e in particolare nella Bassa Val di Sole”.

Elektrodemo

Costituito da 18 associazioni, il Comitato permanente per la difesa delle acque del Trentino, lo scorso 4 agosto, ha lanciato una petizione per la difesa del fiume Noce, minacciato da nuovi progetti di sfruttamento delle acque a scopo idroelettrico e irriguo, con la quale chiede al Consiglio della Provincia Autonoma di Trento “di intervenire con un provvedimento normativo per fermare nuovi e insostenibili prelievi idrici a scopo idroelettrico e irriguo nel bacino del Noce in Val di Sole e di intervenire con un provvedimento normativo per evitare lo sfruttamento di un bene pubblico, di un bene comune, quale è l'acqua, da parte di soggetti privati, in tutto il Trentino”.



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