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Vent’anni di Psicologi per i Popoli

dom 12 set 2021 10:09 • Dalla redazione

La ricorrenza celebrata a Lavis nel magazzino Nu.Vol.A.

LAVIS. Psicologi peri Popoli – Trentino ODV compie vent’anni, festeggiati sabato scorso, 11 settembre 2021, nel grande magazzino dei Nu.Vol.A. di Lavis. L’organizzazione di volontariato di protezione civile “Psicologi per i Popoli - Trentino ODV, costituita da psicologi dell’emergenza, è convenzionata, dal 2001, con il Servizio prevenzione rischi del Dipartimento di Protezione civile della Provincia autonoma di Trento.

Presenti il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, il Dirigente Generale di Protezione civile Raffaele De Col, il Vice-presidente dell’Ordine degli psicologi di Trento, Gianluigi Carta oltre al padrone di casa, il Presidente dei Nu.Vol.A. Giorgio Seppi. Presenti, inoltre, dirigenti e personale della Protezione civile, presidenti delle altre associazioni di volontariato trentine e le volontarie e i volontari dell’associazione.

Costituita l’11 settembre 2001, in una riunione già pianificata in precedenza ma che, con l’attacco terroristico alle Torri gemelle, ha assunto un valore ancora più simbolico la neonata associazione che aveva tra gli scopi “l’operare in situazioni di emergenza e post emergenza a motivo di calamità naturali o prodotte dall’uomo”. Per molti anni, e ancora oggi, molte persone ricordano nitidamente cosa facevano e hanno poi fatto nel momento in cui hanno appreso quanto era drammaticamente accaduto: una concreta e semplice dimostrazione di come le emergenze e gli eventi traumatici possano segnare indelebilmente la vita delle persone.

La celebrazione del Ventennale è stata l’occasione per riportare alla coscienza tutte le attività prestate a soccorso della comunità trentina e nazionale. All’evento hanno partecipato anche gli ex-dirigenti della Protezione civile, con una testimonianza sulla collaborazione e sul contributo dell’associazione al sistema di soccorso trentino. Nell’excursus storico delle attività svolte, attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti – volontarie e volontari dell’associazione, è stato narrato e condiviso il contributo nei vari scenari emergenziali: dalle maxi emergenze nazionali, con la presenza nei terremoti in Molise nel 2002, in Abruzzo nel 2009, in Emilia Romagna nel 2012 e nel Centro Italia nel 2016-2017; le gravi emergenze locali, con l’evacuazione per un’alluvione a Pinè nel 2010, l’assistenza ai profughi della Libia nel 2011 e negli anni successivi; l’incidente con la motoslitta sul Cermis nel 2013, l’assistenza a familiari e sfollati per l’alluvione Vaia nel 2018 e lo sportello di ascolto e sostegno psicologico telefonico per il Covid nel 2020 e 2021; le attivazioni e gli interventi per le emergenze quotidiane nel territorio trentino (oltre 380 interventi, con qualche lacuna nei dati storici), in particolare nei casi di suicidio, scomparsa persona, morte improvvisa, incidenti stradali o in montagna.

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Le attività dell’associazione non si limitano agli interventi; particolare impegno è dedicato, infatti; alla formazione dei volontari, anche di altre associazioni, e alle esercitazioni di protezione civile, con oltre 100 contributi in questi venti anni. I temi della formazione dei volontari sono stati sia trasversali, come la gestione dello stress e delle emozioni nei momenti critici e la gestione dei volontari, sia tecnico-specialistici, come l’intervento con i minori e vulnerabili, l’intervento in caso di suicidio e di scomparsa persona, la formazione sulla sicurezza generale e specifica e sulla tecnica del debriefing psicologico. Quest’ultima è di particolare interesse per l’organizzazione, i volontari la utilizzano (38 interventi) per aiutare i soccorritori, sia psicologi sia di altre associazioni, e per il personale della scuola, dopo che hanno vissuto una situazione a forte impatto emotivo o si trovano a doverla gestire. Grazie a questa tecnica di condivisione le persone riescono a dare una cornice al loro vissuto e acquisiscono maggiori capacità per fronteggiarlo. Ultima, ma punta di diamante delle attività formative promosse dall’associazione, è stata l’organizzazione di dodici campi scuola nazionali di psicologi dell’emergenza, che hanno visto passare in questi anni, nelle aule e negli spazi del campo di addestramento di Marco di Rovereto, oltre 2500 partecipanti, provenienti da tutta Italia. Organizzati in collaborazione con la Federazione nazionale dal 2006 l’ultima edizione si è svolta nel 2018, ma l’aspettativa dell’organizzazione trentina è quella di riunire nuovamente gli esperti di psicologia dell’emergenza a Rovereto il prossimo anno, compatibilmente con la situazione pandemica. A completamento delle attività nell’ambito della formazione, è doveroso evidenziare il contributo dei volontari anche in attività di ricerca, con la pubblicazione di articoli scientifici nella "Rivista di Psicologia dell’Emergenza e dell’Assistenza Umanitaria" (allegato il dossier con la raccolta degli articoli pubblicati sulla pandemia) e divulgativi su riviste nazionali, come la rivista “La protezione civile italiana”, e locali come “Il pompiere” e “Annuario CAI_SAT”.

Molteplici infine, in questi anni, sono state le attività istituzionali, con la partecipazione alle riunioni e agli eventi del sistema di protezione civile, come i campionati invernali ed estivi e l’Adunata degli Alpini, l’adesione alla campagna nazionale “Io Non Rischio”, - rivolta alla sensibilizzazione ai rischi e ai comportamenti utili in emergenza, -, la collaborazione con il progetto di prevenzione suicidio “Invito alla Vita” dell’Azienda Provinciale dei Servizi Sanitari della Provincia autonoma di Trento.

In chiusura, oltre alla consegna dei gagliardetti ai partecipanti e alle foto di rito, al Presidente dei Nu.Vol.A. è stato fatto omaggio, quale ringraziamento per la generosità, la collaborazione e il contributo alla realizzazione del Ventennale, di un’icona raffigurante San Maurizio, patrono degli Alpini, dipinta da madre Anna Maria Di Domenico, priora del monastero delle monache Serve di S. Maria di Arco.

L’occasione è servita per conferire al dottor Luigi Ranzato, fondatore dell’Associazione, l’Aquila di San Venceslao, la massima onorificenza dell’Autonomia trentina. “Condivido questo riconoscimento – ha detto Ranzato – con tutti i colleghi che in questi anni hanno lavorato con me. L’idea iniziale, che è rimasta ancora oggi il principale obiettivo dell’Associazione – ha aggiunto – è quella di essere presenti laddove nasce la sofferenza. Questa è stata la vera novità del nostro lavoro che ha trovato fin dall'inizio la condivisione della Provincia e della Protezione civile".

 

I numeri dell’associazione al 31.08.2021:

- 107 iscritti tra soci attivi e sostenitori

- 40 operativi

- 50 nuove ammissioni negli ultimi 4 anni

- 87 donne, 20 uomini

- oltre 80% iscritto all’Ordine degli Psicologi

- ca. 70% ha svolto un percorso post laurea

- socio anziano 1935 - socio giovane 1997

- 1 sede a Lavis, 3 automezzi

 



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