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I musei delle Dolomiti non si fermano e sono tra i più attivi della rete

mar 28 apr 2020 12:04 • Dalla redazione

In sette settimane raccolte 300 storie e 500 risorse digitali provenienti da tutti i territori interessati

Le splendide Dolomiti (ph. Sandro de Manincor)

È una campagna social di successo quella promossa dalle strong>Dolomiti UNESCO e i suoi musei. Per sette settimane, da Carnevale a Pasqua, la campagna #DolomitesMuseum ha accompagnato i giorni dell’emergenzaregalando sette mappe tematiche, 300 storie e 500 risorse digitali. Storie,racconti e testimonianze che a breve diventeranno la prima mostra virtuale dedicata alle Dolomiti UNESCO, che farà viaggiare ancora una volta da un museo all’altro, da una vallata all’altra, alla scoperta di un patrimonio unico al mondo.

“Questa è la prova – spiega il presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO Mario Toninache mettersi in rete attraverso ildigitale non moltiplica solo la visibilità dei musei, ma anche la loro capacità di coinvolgere i visitatori online e di partecipare, assieme ad altre realtà culturali, alla narrazione del patrimonio dolomitico. Questo progetto è nato prima dell’emergenza Coronavirus, ma è riuscito ad offrire una bellissima risposta alla campagna #iorestoacasa promossa dal MIBACT. Il valore dell’iniziativa e la qualità dei contributi hanno portato la nostra campagna ad essere elencata tra le le iniziative online dell’International Council of Museums (ICOM) – sezione Italia”.

Oltre ai musei, enti culturali e parchi naturali – per un totale di 30 istituzioni – hanno partecipando al racconto diffuso anche molti utenti della rete che hanno condiviso le proprie testimonianze sui temi della campagna.

Il racconto inizia sui canali social dei musei dolomitici e della Fondazione Dolomiti UNESCO per poi venire riproposto dal museo virtuale DOLOM.IT all’interno di gallerie tematiche e mappe interattive, che raccolgono tutti i contributi. Da fotografie e immagini d’epoca a brevi video che mostrano gli oggetti dei musei in funzione, da testimonianze contemporanee degli abitanti delle Dolomiti fino a suggerimenti di itinerari che ci raccontano come il patrimonio sia diffuso sul territorio: la varietà dei contenuti e delle proposte che la campagna #DolomitesMuseum è ricchisima e testimonia la grande vitalità e vivacità della comunità museale dolomitica.

Autoroen Aprile

#DolomitesMuseum, sette tappe, sette mappe

#mountainrites: alla scoperta delle tradizioni montane

Tradizioni che si tramandano di generazione in generazione, riti sacri e profani, figure mitiche e leggendarie che ci raccontano di un immaginario che evolve e si trasforma. Un viaggio nel tempo e nello spazio per scoprire una delle caratteristiche fondamentali di tutti i riti: la loro capacità di mutare nel tempo, di trasferirsi da un luogo all’altro portando con sé elementi di altre culture.

#inclinedliving: alla scoperta della vita in pendenza

#inclinedliving ci conduce alla scoperta di come la vita in pendenza sia stata motore di nuove invenzioni, di soluzioni innovative e opportunità. Dagli strumenti per adattarsi alle condizioni in alta quota alle attività economiche legate agli sports, i musei sottolineano una caratteristica importante delle genti di montagna: la resistenza alla fatica e la capacità di trovare soluzioni agli ostacoli.

#handsinstone: alla scoperta della geologia

#handsinstone ci rivela l’incredibile dinamismo di un elemento apparentemente inerte come la roccia. Nelle mani dell’uomo, essa ha assunto diversi significati e funzioni: è stata la fonte di numerose scoperte scientifiche e archeologiche e continua ad essere risorsa economica, elemento primario dell’architettura di montagna e materia creativa per l’arte che ci aiuta a riflettere sulla contemporaneità.

#beyondthepass: oltre il passo

Un passo dopo l’altro #beyondthepass, la vera natura dei confini: ciò che divide, può nello stesso tempo unire. Qualsiasi barriera, fisica o mentale, può diventare anche un luogo di passaggio, un limite da oltrepassare per scoprire altri orizzonti, altri luoghi e altre culture.

#sportsculture: alla scoperta della cultura sportiva

La cultura sportiva in montagna è, prima di tutto, un modo di pensare e di vivere fondato sulla collaborazione, sul rispetto delle persone e dell’ambiente circostante. Una cultura che spinge a superare i propri limiti e ad aiutarsi con coraggio nell’affrontare le piccole e grandi sfide della vita.

#differentimes: alla scoperta dei tempi che cambiano

Navigando nella mappa, scopriamo che, con il cambiare della nostra percezione del tempo, muta anche il rapporto con l’ambiente in cui viviamo. I nostri nuovi ritmi, per la famiglia e per il lavoro, ci rendono più recettivi ad accogliere i tempi diversi delle Dolomiti, perché tutti noi stiamo facendo esperienza di quanti #differentimes possono scandire le nostre giornate di quarantena.

#dolomiteschange: le Dolomiti che vorrei

Sono tanti i desideri di futuro raccolti dall’hashtag #dolomiteschange: la battaglia contro lo spopolamento, la valorizzazione dei giovani e delle loro vocazioni, lo sviluppo di un turismo lento e sostenibile, la conservazione del patrimonio ambientale e faunistico, lo sfruttamento oculato delle risorse del territorio e un confronto in amicizia e sinergia delle comunità montane lungo l’intero arco dolomitico.

La campagna social #DolomitesMuseum si sviluppa nel progetto “Musei delle Dolomiti” avviato nel 2019 dalla Fondazione Dolomiti UNESCO con lo scopo di studiare e sperimentare attività in "rete" tra i diversi musei che racchiudono una parte del Patrimonio delle Dolomiti. Il digitale gioca un ruolo centrale in questa sinergia, perché permette ai singoli musei e attori culturali di unire le proprie collezioni in un racconto corale. Il Patrimonio UNESCO diventa così ancora più ricco e accessibile per residenti e visitatori. Musei etnografici, geologici, musei d’arte e di scienza, ciascuno è la tessera di un mosaico più grande: la storia, la cultura e il paesaggio delle Dolomiti UNESCO. Un Patrimonio che gli strumenti, le strategie e le nuove filosofie digitali possono rendere più vicino, più vitale e più partecipato, sia per i residenti e i visitatori, che per gli utenti del web.



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