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L’assessora Ramponi: «Non è un terremoto ma una riorganizzazione»

sab 11 dic 2021 17:12 • Dalla redazione

Vivace dibattito sulla giunta di Dimaro Folgarida. La minoranza: «Qualcosa non funziona»

DIMARO FOLGARIDA. Ha suscitato grande interesse e un vivace dibattito la notizia dell’avvicendamento di alcune figure chiave nella giunta del Comune di Dimaro Folgarida (Qui l'articolo). La prima a commentare la notizia è stata l’assessora Nadia Ramponi che, non condividendo la scelta del titolo dell’articolo pubblicato ieri da NOS Magazine, ha ribadito come la modifica della composizione dell’organo di governo comunale sia un semplice “aggiornamento, riorganizzazione” aggiungendo che così si fa in tutte le aziende. Non si è fatta attendere la reazione del gruppo di minoranza AttivaMente Insieme che ha posto l’attenzione sulla scelta, forse non proprio calzante, di paragonare il Comune a un’azienda. Con un lungo post sulla pagina Facebook del gruppo e a commento della notizia, i consiglieri di minoranza hanno presto evidenziato come in ogni causa abbia il suo effetto. “Il giornalista è un professionista e il suo lavoro è quello di scoprire, analizzare, descrivere e scegliere come diffondere le notizie di rilevanza pubblica - hanno scritto -.

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E questa decisione ha una importante rilevanza pubblica. Un’azienda è un organismo composto da persone e beni, diretto al raggiungimento di un fine economico di interesse privato e pubblico. In una azienda prima di agire si programma, si studia, si analizza. Quindi si decide e si realizza con obiettivi sul medio lungo periodo. Vogliamo paragonare un Comune a un’azienda? Se dopo un anno in un’azienda ci si deve riorganizzare c’è un'unica considerazione da fare: qualcosa non ha funzionato. Ma magari in termini sostanziali più che lessicali abbiamo semplicemente un concetto di "funzionamento" differente. Come sulla questione videoconferenza”.

Sulla propria pagina Facebook, quindi il gruppo di minoranza ha commentato ulteriormente la notizia. “Consideriamo una delega un conferimento di poteri di rappresentanza e una assegnazione di funzioni relativa a determinati compiti – aggiungono ancora i consiglieri -. Quando ci si mette a disposizione della comunità, si è consapevoli dell’impegno e del tempo che servono e che viene tolto di conseguenza alla sfera privata e professionale. Ci pare strano che, due membri della Giunta del Comune di Dimaro Folgarida, coloro che maggiormente hanno raccolto consensi tramite il voto dalla popolazione di Dimaro Folgarida, siano venuti meno all'impegno preso con la cittadinanza in fase di elezione. La consapevolezza di cui si diceva sopra era presente in entrambi, essendo già al secondo mandato. Parliamo del ‘genere’: avere un vicesindaco donna era notevole, un diverso modo di vedere le cose, una diversa sensibilità, un diverso approccio. Se la nostra vicesindaca tiene in capo tutte le deleghe già nelle sue mani, cosa cambia in termini di carico di lavoro? Ci piacerebbe capire che cosa pensano gli elettori che hanno dato la loro preferenza a Tomasi e a Stanchina e constatano, amaramente, quanto sia stato disatteso il loro volere. A noi dispiace che il paese perda l’unico rappresentante di Carciato in giunta, perda un componente che ascolta e parla alla gente. E ci dispiace perdere una donna come vicesindaco, perché non ne capiamo il motivo... o forse non vogliamo capirlo”.



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