Skin ADV

Dai giorni della merla alla Candelòra

ven 28 gen 2022 14:01 • Dalla redazione

L'antica tradizione popolare accompagna il passaggio dal freddo invernale alla rinascita primaverile

VALLI DEL NOCE. Domani, 29 gennaio, iniziano i giorni detti “della merla”, caratterizzati dalla tradizione popolare per essere i più freddi dell’anno. Una storia senza tempo, che racconta di una merla, che allora aveva le piume bianche, che cercò di imbrogliare gennaio e il freddo invernale. 

Una prima versione della storia racconta di una merla che si rifugiò con i propri pulcini in un camino, tanto che il 1 febbraio, giorno in cui la famiglia uscì dal rifugio, il loro piumaggio era divenuto scuro, rimanendo così per sempre.

Elektrodemo

Ma un ulteriore elemento, talvolta espresso dalla tradizione, dà alla storia una vena più “cattiva”: la merla infatti pensò di imbrogliare gennaio e il suo freddo facendo scorta di cibo e così non dovendo uscire mai dal proprio rifugio. Ma il 28° giorno decise di farlo, per cantare e canzonare Gennaio e il freddo. Il primo mese dell’anno, offeso, chiese perciò tre giorni in prestito a Febbraio e in quel tempo scatenò un gelo tale da costringere la merla a trovare rifugio in un camino. Quando poté finalmente uscire, le sue piume avevano cambiato colore per sempre.

Ai giorni della merla fa pendant un’altra ricorrenza, quella del 2 febbraio, quando si celebra la Candelòra, ovvero la Festa della Presentazione di Gesù al Tempio. Nell'occasione vengono benedette le candele, simbolo della luce che Cristo ha portato a tutte le genti. E in quel giorno, recita il detto popolare, se il tempo è bello, la primavera è vicina, se è brutto, essa tarderà ad arrivare.



Riproduzione riservata ©

indietro