mer 08 giu 2022 09:06 • Dalla redazione
L’accordo stretto tra Provincia, Comune e Asuc
PEIO. È stato approvato ieri dalla Giunta provinciale, su proposta dell'assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, lo schema di convenzione che regola i rapporti tra la Provincia autonoma di Trento, le Asuc di Colledizzo, Cogolo e Comasine e il Comune di Peio per la derivazione delle acque potabili e minerali dalle sorgenti Fonte Alpina, Palon e Fonte Alpina 'Polla Bassa'.
"La convenzione interviene nel quadro delle procedure per il rilascio delle concessioni di acqua potabile, competenza di Aprie, e di acqua minerale per l'imbottigliamento, di competenza del Servizio Industria, ricerca e minerario della Pat. A seguito di questa convenzione potrà essere pubblicato l'avviso pubblico per il rilascio della concessione per l'acqua minerale da imbottigliamento, che garantisce l'uso prioritario della risorsa ai fini potabili", ha spiegato l'assessore.
Le aree interessate, gravate da diritto di uso civico,
sono gestite dalle citate Asuc di Celledizzo, Cogolo e Comasine, che hanno
deliberato la sospensione dei diritti per l'intera durata delle concessioni, in
cambio di un corrispettivo, come previsto dalla legge provinciale in materia di
acque minerali (L.P. 14/2020). Con la convenzione viene innanzi tutto regolata
la concessione alla Provincia delle particelle che ricadono nella tutela delle
tre Asuc, che comprendono le opere di presa per la derivazione delle acque. La
Provincia, a sua volta, a seguito della procedura ad evidenza pubblica,
rilascerà all'aggiudicatario la concessione mineraria comprensiva delle opere
di presa.
Con l'accordo approvato oggi viene, come detto, anche definito il corrispettivo
per la sospensione del vincolo di uso civico, calcolato a metro quadro, tenuto
conto del valore complessivo della rendita dominicale rivalutata ai fini
fiscali e stabilito in 966,82 euro a ettaro, cui si somma il valore della
rendita catastale delle opere di presa; l'importo è ulteriormente maggiorato di
500,00 euro annui per ciascuna Asuc, considerando l’utilizzo economico della
risorsa.
Lo schema di convenzione regola inoltre i rapporti tra il Comune di Peio e le
Asuc interessate: in particolare viene stabilito che il comune attribuisca ai
tre enti, per i 25 anni di durata della concessione mineraria, una somma pari
al 50% della quota del canone variabile assegnatogli dalla Provincia ai sensi
della legge provinciale 14/2020.