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I fuochi del Sacro Cuore

lun 27 giu 2022 09:06 • By: almo

A malga Senage e al malghetto di Tuenno accesi dalle compagnie Schützen

Malga Senage

VALLI DEL NOCE. Anche nelle valli di Non e Sole la festa del Sacro Cuore di Gesù, che cade il primo venerdì dopo il Corpus Domini, ha dato l’occasione alle compagnie degli Schützen di accendere sulle montagne, in luoghi ampiamente panoramici, i tradizionali fuochi. In Val di Sole è stata scelta malga Senage, sulla montagna di Bolentina, mentre in Val di Non è toccato al malghetto di Tuenno.

La tradizione dei fuochi del Sacro Cuore risale al 1796: incombente l’invasione francese anche sulla regione trentino-tirolese, la Dieta provinciale si riunì a Bolzano e il 3 giugno decise, su iniziativa dell’abate di Stams, Sebastian Stöckl, di consacrare il Tirolo al Sacro Cuore di Gesù.

Terminata senza successo questa prima invasione napoleonica, che tuttavia si sarebbe ripetuta nel 1797, in segno di ringraziamento vennero accesi da allora i fuochi sulle montagne.

La prima invasione del Principato vescovile di Trento da parte delle armate di Napoleone avvenne alla metà del 1796.

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Tra le numerose voci che seppero raccontare in quegli anni eventi tanto sconvolgenti, vi fu quella di un padre francescano presente nel convento di Cles, padre Giacomo Antonio del Borgo OFM, al secolo Cristoforo Fezzi, nato a Pergine Valsugana ma originario di Termenago in Val di Sole.

“Li Bersaglieri sfilarono per il Tonale e sempre più si andava organizzando li Bersaglieri”, scrive nel maggio del 1796, quando gli avvisi di guerra inducevano a presidiare il Passo del Tonale, all’estremo confine occidentale della Val di Sole. Alla fine del maggio 1796, al Passo del Tonale si dislocarono due com­pagnie di Merano ognuna con 116 uomini, due di Vipiteno ognuna di 141 uomini, una di Caldaro con 120 uomini ed una compagnia di guastatori di Castelfondo di 120 uomini. Nell’imminenza dell’attacco, alla fine di agosto al Tonale erano presenti una compagnia di Merano sotto il capi­tano Karl Weber, una di Caldaro sotto il capitano Anton de Röggla, una di Terlano sotto il capitano Wieland ed una doppia compagnia noneso-solandra sotto il capitano Luigi Gilli di Brez; contemporaneamente a Dimaro erano dislocate una seconda compagnia di Merano sotto il capitano Glatzl e una di Fiemme col capitano Felice de Riccabona.

Malghetto di Tuenno

È in questo periodo che Andreas Hofer, nell’agosto 1796, si trova al Tonale con il grado di caporale della sua compagnia di Merano. Una comunicazione di Carlo Leopoldo Torresani al principe vescovo di Trento Emanuele Maria Thun dell’8 luglio 1796 riferiva come al Tonale si trovassero il capitano Bender con 273 soldati imperiali e circa 700 Bersaglieri. Alla metà di luglio un battaglione del reggimento Devins con due can­noni era passato per Ponte di Legno e le altre truppe di Dragoni dell’ar­ciduca Giovanni sfilavano per la Val di Sole: lo stesso generale Laudon il primo settembre aveva il suo Quartier generale in Vermiglio. Proprio ai primi di settembre Napoleone entrò in Trento da sud ma non ci fu­rono assalti dal Tonale.

 



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