Skin ADV

Forte Strino inaugura 'Dal lato Oscuro'

sab 09 lug 2022 15:07 • Dalla redazione

In mostra le opere di Andrea Cereda

VERMIGLIO. Si inaugura, oggi, sabato 9 luglio, alle 17.30 la mostra ospitata a Forte Strino, a Vermiglio, “Dal lato oscuro”. Curata da Serena Filippini, l’esposizione mette in mostra le opere dell’artista Andrea Cereda. È il 2021 quando Cereda dà vita al lavoro artistico che costituisce il fulcro originario della mostra. Attraverso gli spazi della fortezza austro ungarica il percorso espositivo si articola in cinque opere: Erosioni (2002-2003), Gestazione (2017), Dal lato oscuro (2022), Custodi (2013) e Crysalis – Tempio del cambiamento (2016).

“Partendo dalla riflessione sulla parte buia che ciascun essere umano ha dentro di sé – si legge nella presentazione della mostra -, si è venuto a creare un legame tra ciò che le opere evocano e la nostra situazione attuale: dopo gli ultimi anni vissuti in un costante stato di emergenza, chiunque ha subito delle trasformazioni più o meno consistenti che hanno senz’altro riguardato anche la parte più intima del sé, il suo modo di vedere e considerare gli eventi, i rapporti con gli altri e con il quotidiano.

Autoroen Aprile

Sono stati necessari dei cambiamenti, principalmente interiori, per far fronte alla situazione di prolungata straordinarietà a cui siamo stati sottoposti, che hanno implicato, per esempio, la mancanza di persone a noi care, l’assenza di relazioni interpersonali e, più in generale, per molti ambiti della nostra vita, lo stravolgimento delle nostre più confortanti abitudini. Questa situazione, inizialmente contingente, è stata metabolizzata dalla nostra mente in modi differenti, chiamando a raccolta tutte le nostre forze più positive e propositive, ma anche, necessariamente, quel lato oscuro con il quale chiunque, prima o poi, deve confrontarsi. All’interno di questa riflessione trova spazio la restituzione evocativa, tramite l’arte, dell’immagine di come coloro che hanno affrontato gli anni della Prima guerra mondiale siano poi tornati a casa completamente trasformati nel profondo dell’animo e della psiche, tanto da parlare di vere e proprie malattie mentali (il cosiddetto shell shock, o oggi detto disturbo da stress post-traumatico). Questi uomini, di cui il più delle volte non veniva compreso il vero problema, venivano addirittura definiti “scemi di guerra”, perché la loro capacità di rapportarsi con gli altri e di far fronte alle situazioni quotidiane era visibilmente alterata. Con il passare del tempo si capì che il loro nemico principale era ciò che il loro cervello aveva introiettato durante il conflitto, trasformato e rivissuto continuamente tramite il loro lato oscuro”.

Nato a Lecco nel 1961, Andrea Cereda vive a Robbiate, in Brianza. Arriva al mondo dell’arte passando per l’esperienza maturata nel campo della pubblicità. Per realizzare i suoi lavori utilizza ferro e lamiere di vecchi bidoni industriali scoloriti, arrugginiti, combusti, assemblati fra loro e tenuti insieme da cuciture o da saldature “urgenti”, come ama definirle l’artista.



Riproduzione riservata ©

indietro