mar 19 lug 2022 11:07 • Dalla redazione
Partita la campagna di incontro domanda e offerta rivolta alla raccolta di candidature per lavorare nel settore agricolo
TRENTO. “Lavora
in agricoltura, vivi il Trentino”: questo lo slogan prescelto per la campagna 2022, volta a
incentivare l’occupazione nel settore
per la stagione luglio-ottobre, promuovendo un’esperienza di lavoro nei
vari ambiti del mondo agricolo - dalla
raccolta frutta e vendemmia, alla coltivazione di frutteti e vigneti, dai
piccoli frutti, all'allevamento e cura del bestiame - immersi tra la natura
della splendida cornice del Trentino.
La campagna, promossa da Agenzia del Lavoro in collaborazione con le Associazioni di categoria dell’Agricoltura (Confederazione Italiana Agricoltori, Confagricoltura, Coldiretti, Associazione contadini Trentini), l’Ente bilaterale agricolo e le organizzazioni sindacali, nasce per dare risposta alle difficoltà manifestate dal mondo agricolo nella ricerca di lavoratori stagionali, incoraggiando l’offerta di lavoro regolare e qualificato.
I lavoratori potranno candidarsi per i profili più in linea con le proprie esperienze nel settore e, le aziende agricole, richiedere personale con il supporto degli operatori dedicati di Agenzia del Lavoro e delle Associazioni di categoria.
Nella campagna di raccolta candidature di quest’anno, particolare attenzione verrà dedicata ai giovani in cerca di opportunità stagionali nel settore, mirando altresì all’attrazione di personale proveniente da altri paesi.
La persona interessata a lavorare nel settore può compilare il form di candidatura, seguendo le indicazioni fornite sul sito di Agenzia del Lavoro, oppure contattare il Centro per l'impiego del proprio territorio.
La candidatura sarà segnalata alle associazioni di categoria, all’ente bilaterale e alle aziende richiedenti e consentirà di entrare in contatto con diversi datori di lavoro.
Gli imprenditori agricoli possono richiedere i nominativi dei lavoratori disponibili compilando l’apposito form sul sito di Agenzia del Lavoro, oppure rivolgendosi al proprio Centro per l'impiego di riferimento, alla propria Associazione di categoria, o all’Ente bilaterale agricolo.