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A Sfruz, il ricordo di padre Girolamo Biasi a cent’anni dalla prima messa

mer 17 ago 2022 11:08 • Dalla redazione

Domenica 21 agosto, la messa sarà celebrata dall’Arcivescovo di Trento Lauro Tisi

SFRUZ.Ricorre quest’anno il centenario dell’ordinazione sacerdotale del venerando padre Girolamo Biasi. Nell’agosto del 1922, infatti, padre Girolamo celebrò la sua prima messa a Sfruz. L’associazione “Amici di Padre Girolamo”, in collaborazione con la parrocchia Sant’Agata e il Comune di Sfruz, ha deciso di commemorare il venerando padre con una festa che si terrà nel prossimo weekend. Sabato 20 e domenica 21 agosto si svolgeranno le celebrazioni in onore dell’umile frate francescano, nativo di Sfruz, che ardendo d’amore per Maria Immacolata percorse con coraggio la via della santità.

Sabato pomeriggio, alle 15, è in programma un pellegrinaggio a piedi sui luoghi dell’infanzia di padre Girolamo. Il ritrovo è previsto in località Sette Larici; da lì si raggiungeranno i mulini della valle del Verdes, dove il piccolo Arcangelo – questo il nome di Battesimo di padre Girolamo – aiutava la famiglia nel lavoro quotidiano (in caso di maltempo l’appuntamento sarà nella chiesa di Sfruz dove verrà recitato il Santo Rosario).

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Domenica mattina, alle 100, nella chiesa parrocchiale di Sfruz verrà celebrata una messa solenne, presieduta dall’Arcivescovo Lauro Tisi e dal parroco di Sfruz don Raimondo. Al termine della celebrazione, seguirà la visita nel Museo dei ricordi e un piccolo rinfresco.

“La nostra comunità – afferma il sindaco Andrea Biasi - è pronta ad accogliere l’Arcivescovo Lauro Tisi per commemorare il nostro cittadino illustre il venerando padre Girolamo Biasi. Un grazie a don Raimondo e all’Associazione Amici di Padre Girolamo, presieduta da Giuseppe Biasi, per il prezioso lavoro di recupero della memoria e valorizzazione della figura di Padre Girolamo Biasi”.

Padre Girolamo nacque a Sfruz nella vigilia dell'Immacolata Concezione del 1897, terzogenito di 9 fratelli. Entrò nel collegio dei frati minori conventuali a Camposampiero e fu compagno di studi a Roma con padre Kolbe. Egli fu uno dei sette giovani frati che, con s. Massimiliano Kolbe, la sera del 16 ottobre 1917 fondò la Milizia dell’Immacolata, l’Associazione religiosa con cui voleva affidare il mondo a Maria. Morì consumato da una lenta malattia a soli 32 anni all’Ospedale di Camposampiero (Pd). Nel 2018 Papa Francesco ne proclamò le virtù eroiche.



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