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Nasce il museo diffuso di Pellizzano

gio 18 ago 2022 11:08 • Dalla redazione

Le bellezze del paese dell’alta val di Sole sono raccontate con un percorso segnalato da QR-Code

La serata inaugurale in piazza a Pellizzano (Credits: Gloria Boschi)

PELLIZZANO. Un museo sempre aperto, senza biglietti per entrare, e grande grande, con tutte le informazioni, le foto e i video oltre a una audioguida speciale: “el Bepi da Nogaré”. Questo è il Museo diffuso di Pellizzano che è stato inaugurato ufficialmente in piazza con una serata illustrativa e dimostrativa appositamente dedicata. Nata dalla tesi di laurea di Lorenzo Pedergnana, storico e antropologo, l’idea è stata concretizzata con entusiasmo dalla amministrazione comunale guidata da Francesca Tomaselli che ha rimarcato il grande valore culturale dell’intervento, frutto oltre che dello studio specifico, anche della disponibilità e della collaborazione della comunità e in particolare dei proprietari privati dei siti oggetto di interesse, che sono stati opportunamente mappati nel centro di Pellizzano e nelle frazioni.

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La serata, condotta dal giornalista e regista Sandro de Manincor, e allietata dalle incursioni musicali di Nicola Ravelli, ha visto la partecipazione di Luciano Rizzi, presidente della Apt della Val di Sole, che, complimentandosi, ha evidenziato come l’ente del turismo “solandro” sta investendo molto nelle iniziative culturali, motore di un turismo qualificato e strumento per far vivere il territorio in maniera autentica.

Il progetto è stato poi illustrato dal curatore Lorenzo Pedergnana e da Francesco Camin, in rappresentanza di Metro Rec che ha curato materialmente la parte tecnica. Venti colonnine, facilmente raggiungibili a piedi o in bicicletta, strategicamente collocate nei punti di maggior interesse e raffigurate su una mappa dedicata, ospitano un codice QR che inquadrato con uno smartphone restituisce tutte le informazioni testuali e multimediali per vivere appieno la storia e il valore artistico delle varie opere e manufatti. Un linguaggio moderno e informale per scoprire gli angoli più nascosti del territorio all’insegna di un turismo lento e intelligente. Un museo che oltre a essere diffuso è in continua evoluzione e che, come ha evidenziato la sindaca Francesca Tomaselli, vedrà una significativa crescita nella parte dedicata a Termenago, una delle due località del Trentino che beneficierà dei fondi speciali del PNRR assegnati per un vincente e apprezzato progetto di riqualificazione del borgo. Conclusione con il classico taglio del nastro sorretto dai palloncini pronti a librarsi in cielo, a rimarcare la vastità del museo diffuso, sotto gli occhi di un pubblico curioso e l’interesse dei rappresentanti del Centro Studi della Val di Sole, e del presidente del Bim dell’Adige Michele Bontempelli.



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