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Presena, una festa per la pace al tempo della guerra in Ucraina

dom 28 ago 2022 15:08 • Dalla redazione

I rappresentanti delle associazioni ex combattentistiche uniti ogni oltre confine

TONALE. È la festa della Fratellanza ai tempi della guerra in Europa. A 2.700 metri di quota, quello che un tempo fu territorio di confine dove troppi giovani soldati persero la vita, ha visto oggi schierati gli uni accanto agli altri i rappresentanti delle associazioni ex combattentistiche di eserciti un tempo contrapposti. Una festa solenne che quest’anno è stata celebrata per il 45esimo anno consecutivo. Nemmeno il Covid l’ha fermata. L’iniziativa ai piedi del ghiacciaio Presena nacque nel 1977 dall’intuizione di Emilio Serra e di Kurt Steiner, con l’obiettivo di ricordare colori che persero la vita tra le vette delle Dolomiti e per riflettere sul valore dell’amicizia.

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Un valore che supera i confini e le bandiere. Lo scopo - ribadito dall’organizzatore Achille Serra, che ha raccolto il testimone dal padre - è quello di riunire i nemici di un tempo: italiani e austriaci. “La violenza porta solo violenza, mentre il dialogo e la comprensione delle differenze possono favorire la pace. Per questo è necessario l’impegno di ogni cittadino” ha osservato Serra. E la folta presenza di persone provenienti da tutto il Trentino, dall’Alto Adige/Suedtirol, dalla Lombardia e dall’Austria è stata una importante testimonianza dell’autentica volontà di pace che arriva dal basso.

Al termine dell’ammassamento a valle della funivia per il ghiacciaio Presena, la sfilata aperta dalla banda di Ossana-Vermiglio ha raggiunto il monumento della Fratellanza. Qui si sono stretti quasi in un abbraccio alpini, bersaglieri, Landesschützen, Kaiserschützen, Kaiserjäger e Standschützen, oltre ai Corpi della Protezione civile del Trentino e i rappresentanti delle Forze armate con Carabinieri e Guardia di Finanza. Al termine della celebrazione, i saluti delle autorità locali e nazionali, oltre che del presidente della Croce Nera austriaca, che ha parlato della cerimonia di sepoltura che presto sarà celebrata per commemorare i 12 soldati austroungarici recuperati recentemente al Passo del Tonale.



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