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Impianti a fune, motore della montagna tra sostenibilità e rincari

gio 15 set 2022 14:09 • Dalla redazione

Anef in assemblea, Valeria Ghezzi: “La politica riconosca il nostro ruolo”

TRENTO. A 10 giorni dalle elezioni politiche gli imprenditori di Anef, Associazione Nazionale Esercenti Funiviari, si riuniscono oggi e domani in assemblea per fare il punto sul futuro partendo dai capisaldi: i propri doveri verso la montagna, un territorio a forte rischio di marginalizzazione se non adeguatamente preservato e sostenuto.

"Gli operatori turistici e gli esercenti funiviari sono i primi interessati alla conservazione delle terre alte perché vivono e lavorano in montagna: la cura del territorio e delle sue specificità è sempre di più al centro dell'offerta turistica - sottolinea Valeria Ghezzi, presidente Anef -. Ma per noi impiantisti la conservazione dell'ambiente naturale deve necessariamente andare di pari passo con lo sviluppo economico e sociale. Ci deve essere data la possibilità di fare impresa, si devono offrire posti di lavoro e la montagna deve essere un luogo dove le persone abbiano la possibilità di vivere".

Alla vigilia della stagione invernale gli impiantisti sottolineano il loro ruolo di cuore e motore dell'industria turistica della montagna: chi delle forze politiche in campo si vuole intestare oggi il mantenimento e lo sviluppo di un tessuto economico e sociale così importante e fragile al tempo stesso?

Il settore sta vivendo un momento di grande incertezza a causa dell'aumento incontrollato dei costi energetici. "Le bollette sono aumentate di 5 volte, se apriamo in queste condizioni saremo certi di operare in perdita - spiega Massimo Fossati, presidente di ANEF Lombardia, vice presidente Anef nazionale e titolare degli impianti dei Piani di Bobbio - Si pone seriamente il tema della sostenibilità economica, per pareggiare gli aumenti dovremmo proporre skipass aumentati del 20/25%, cosa che chiaramente non faremo, ma serve a dare una dimensione del problema".

Elektrodemo

"Oltre all'elettricità ci troviamo ad affrontare l'aumento incontrollato di tutti i costi, dalle materie prime, ai pezzi di ricambio, al combustibile. Rinnovando il contratto collettivo dei lavoratori abbiamo fatto la nostra parte garantendo i nostri collaboratori, adesso anche lo Stato deve intervenire per dare un sostegno alle famiglie che stanno perdendo potere d'acquisto", aggiunge Danilo Chatrian, vicepresidente di ANEF Valle d'Aosta, vicepresidente ANEF nazionale e direttore generale della società Courmayeur Mont Blanc Funivie.

L’obiettivo è impostare la prossima stagione, alla luce degli aumenti dei prezzi che si stanno vivendo con un occhi alla sostenibilità ambientale attravreso l’impiego della tecnologia e la gestione delle risorse idriche. "Con serietà e soprattutto senso di responsabilità verso le nostre comunità montane e l'intera destinazione turistica,  abbiamo deciso di investire incessantemente nonostante la situazione di incertezza generale e di aumento dei costi di energia - ha commentato Cristian Gasperi, direttore generale Funivie Folgarida Marilleva che fa parte dello Skirama Dolomiti Adamello Brenta - Abbiamo quindi realizzato un importante bacino in quota basato su principi di sostenibilità ed abbiamo dotato tutti i nostri mezzi battipista di sistemi Snowsat, la nuova tecnologia che ci consentirà di gestire l'innevamento e la battitura delle piste in modo efficiente e con il minimo consumo di acqua e carburante. Siamo fiduciosi per la prossima stagione invernale e certamente adotteremo le più adeguate politiche commerciali per favorire il turismo e con la consapevolezza di non poter e voler accollare il maggior costo energetico sui nostri clienti. Come sempre, faremo la nostra parte ma, nello stesso tempo, rivolgiamo alle Istituzione ed alla Politica la richiesta di necessario aiuto verso l'intera nostra categoria".

La sostenibilità ambientale – dicono gli impiantisti a fune - è un valore dunque imprescindibile per gli operatori montani che si trovano a gestire un settore economico cruciale ed essenziale per l'intera economia di montagna: l'impiantista opera in un settore delicato, contribuendo attivamente al presidio delle terre alte e lo fa con un atteggiamento di responsabilità e rispetto verso l'ambiente in cui opera.

"Un futuro inclusivo, connesso e sostenibile per le aree montane può essere garantito solamente dalla promozione di adeguate politiche pubbliche e dallo stanziamento dei fondi necessari per attuarle. Noi siamo pronti a fare il nostro – conclude Valeria Ghezzi - Ci aspettiamo che la politica riconosca il nostro ruolo e il ruolo della montagna nell'economia turistica italiana".



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