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Val di Sole, un progetto di prevenzione dei suicidi

ven 16 set 2022 15:09 • Dalla redazione

Prende avvio “Restiamo Insieme”, un’iniziativa di comunità nata dal territorio e per il territorio

MALÉ. Un progetto di comunità nato dal territorio e per il territorio. “Restiamo Insieme”, che è stato presentato ieri sera in una conferenza stampa promossa dagli organizzatori, è infatti un progetto corale che riunisce le 13 amministrazioni comunali, la Comunità della Valle di Sole con il Servizio socio-assistenziale e un importante gruppo di enti e realtà del mondo profit e no profit della valle con l’obiettivo di affrontare in modo serio e consapevole la manifestazione più tragica e sofferta delle fragilità umane: il suicidio.

Pensato fin da subito in maniera collegiale da un gruppo di soggetti da anni attivi in Valle di Sole e facenti parte del “Tavolo promozione benessere e stili di vita”, ora è guidato da un “Gruppo di Regia” composto da rappresentanti dei Comuni, dei Servizi sociali e sanitari territoriali locali e, cosa particolare, da rappresentanti degli enti provati privati che hanno deciso di sostenere parte dei costi. Un progetto che è stato più forte di alcuni imprevisti progettuali che lo hanno un poco rallentato nella sua partenza. “L’idea è maturata oltre un anno fa e il progetto nasce da un forte stimolo venuto dalle famiglie che hanno vissuto un evento traumatico di questo tipo – commenta il commissario della Comunità di Valle Guido Redolfi -. Sono particolarmente orgoglioso che la valle non sia fermata davanti al mancato finanziamento da parte di una fondazione ma abbia saputo trovare sul territorio le risorse necessarie per portarlo avanti. È un progetto importante che continuerà nel tempo”.

Il fenomeno del suicidio nel territorio della Valle di Sole ha presentato nel tempo e in questi ultimi mesi un preoccupante susseguirsi di casi. Il tema del suicidio - al pari del tentativo di suicidio e di altri gesti lesivi autodiretti (consumo di alcol e di altre sostanze, disturbi alimentari...) o eterodiretti (violenza, cyber-bullismo...) - mette a nudo debolezze e fragilità di ciascuno. Questa triste esperienza tocca le famiglie colpite dall’episodio suicidario, il sopravvissuto nel tentato gesto di suicidio, i familiari anch’essi riconosciuti come “sopravvissuti”, amici, conoscenti, cittadini, così come l’intera comunità. “A pochi mesi dall’insediamento della nostra amministrazione – aggiunge quindi la sindaca di Malé Barbara Cunaccia – i nostri uffici sono stati colpiti da un grande lutto, che ha colpito al pari di noi la comunità di Peio e della Val di Sole.

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Oltre ad averci lasciati annichiliti, questo fatto ci ha aperto moltissimi interrogativi. Da qui la volontà di riportare al centro del nostro agire la persona”.

Destinataria dell'intervento è infatti tutta la popolazione della valle di Sole con lo scopo però di renderla protagonista, e perciò, parte attiva nella definizione e nella messa in pratica delle proposte e strategia di intervento che nasceranno nei prossimi anni. In tal senso, l’obiettivo del progetto "Restiamo Insieme" è duplice: da una parte creare una comunità più consapevole ai temi che la riguardano, dall’altro promuovere una comunità più competente nell’affrontare il delicato tema del suicidio attraverso l’attivazione di risorse latenti della popolazione, la sensibilizzazione, la formazione, la condivisione di informazioni tra i propri membri. “Abbiamo pensato a un progetto che è sì per la comunità, ma è soprattutto con la comunità – aggiunge quindi la responsabile del servizio sociale di valle Cristina Rizzi -. Con estrema delicatezza cerchiamo di mettere in atto azioni che facciano bene alla comunità”.

Il progetto si svilupperà su tre annualità e proporrà una serie di iniziative. La prima sarà la realizzazione di una ricerca-azione sul territorio dedicata anche all'aggiornamento dei dati disponibili. Come ha spiegato la sociologa Nora Lonardi, la Val di Sole non è infatti all’anno zero su questo tema: “Sa anni questa valle lavora su questo tema – evidenzia la sociologa – Fin dagli anni ’90 e poi nei primi anni del 2000 ha promosso indagini e momenti di ascolto e approfondimento del territorio proprio perché allora si era scoperta fragile. Oggi ripartiamo e proponiamo un progetto che intende durare nel tempo. Proprio per non trovarci tra 15 anni a chiederci di nuovo: a che punto siamo?” Terminati i tre anni, il progetto intende realizzare un osservatorio “permanente sulle fragilità” in grado di tenere alta l’attenzione sul fenomeno e di valorizzare le esperienze e le conoscenze acquisite negli anni.

Il progetto, illustrato dal referente del Progetto Giovani Val di Sole – Appm onlus Michele Bezzi, prevede anche la creazione di una serie di incontri, dibattiti, concorsi video per tutte le fasce d'età della popolazione, la definizione di un percorso formativo per volontari dedicato ad accrescere la sensibilità e la capacità di individuare situazioni di fragilità sul territorio. Il metodo di lavoro proposto è quello di mettere in rete, oltre agli operatori dei servizi, la comunità tutta per prevenire il disagio, per riconoscerlo e affrontarlo tempestivamente quando si manifesta. La metodologia di lavoro è la sintesi di due metodologie particolarmente efficaci negli interventi di sviluppo territoriale: l’animazione di comunità e la ricerca azione partecipata.

La prima attività di carattere pubblico è lo spettacolo teatrale “Happy Days” di Stefano Santomauro, proposto mercoledì 28 settembre, la mattina per i ragazzi delle terze medie dei due I.C. “Alta” e “Bassa” Val di Sole e gli studenti delle terze classi del CFP. Enaip di Ossana, la sera per tutta la cittadinanza. Uno spettacolo in cui Santomauro dà il meglio di sé con un monologo esilarante, cinico e sincero. Un racconto inadeguato da chi prova a raggiungere i traguardi di felicità senza, però, riuscirci. O forse sì.

Grande importanza verrà data alla comunicazione: oltre alla diffusione capillare delle informazioni tra la nutrita rete dei partner e realtà coinvolte, vi sarà un utilizzo importante dei canali social più comuni.

Le risorse messe in campo derivano da una innovativa cordata pubblico-privato. Risorse che sono arrivate grazie ad un coinvolgimento delle realtà stesse sin dalla prima definizione del progetto. È quindi di grande importanza citare tutte le realtà che ad oggi fanno parte del progetto.

"Restiamo Insieme" è finanziato da tutti e 13 i Comuni della Valle di Sole, dalla Comunità della Valle di Sole e da una cordata di enti privati quali: Gruppo Poli, ITAS Assicurazioni, Cassa Rurale Val di Sole, Fondazione Ugo Silvestri, LE MuSe srl., Famiglia cooperativa Vallate Solandre, APPM onlus, Coop. Progetto 92. Il progetto è stato inoltre presentato al Consorzio BIM dell’Adige ed è in fase di valutazione per il suo finanziamento. La rete del partenariato è aperta a ulteriori collaborazioni sia a soggetti attivi che a soggetti finanziatori del progetto.



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