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Termenago rinasce grazie al teatro e al Pnrr

sab 08 ott 2022 15:10 • Dalla redazione

Presentato il progetto che ha ottenuto 1,5 milioni di finanziamento statale

PELLIZZANO. “Un progetto innovativo, che rappresenta un fondamentale strumento di rilancio per la frazione di Termenago, con investimenti importanti e sperimentazioni di nuove misure innovative in ambito culturale, turistico ed economico: iniziative tutte destinate a generare una nuova vita al caratteristico borgo ed a tutto il territorio della Val di Sole”. Così la sindaca di Pellizzano Francesca Tomaselli ha presentato il progetto di rilancio del borgo di Termenago. Dopo un primo momento che si è tenuto sul territorio della frazione, e poi in un partecipato incontro nella sala auditorium del Comune, Tomaselli ha illustrato come il comune della Val di Sole sia riuscito a superare la complessa fase di selezione del Bando Borghi - Linea B del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza)-Misura 2 “Attrattività dei borghi storici”. Il progetto “Termenago a teatro. La rinascita di un borgo”, infatti, è stato condiviso con la comunità locale alla presenza dei tanti soggetti che hanno contribuito alla definizione delle iniziative e che interverranno come partner di progetto per tutta la durata delle attività fino al 2026.

Il momento di presentazione è iniziato dal luogo dove tutto è partito: l’antica chiesa di San Nicolò a Termenago, consacrata con cerimonia solenne nel 1450 dal frate Albertino, vescovo suffraganeo di Trento, più volte restaurata nel corso dei secoli mentre nella seconda metà del XX secolo, per esigenze di viabilità, la vecchia facciata e parte della navata anteriore vennero abbattute. Sostituita dalla nuova chiesa dedicata a San Nicolò, poco distante e consacrata nel 1851, la vecchia chiesa è stata utilizzata in maniera decisamente originale dagli abitanti: dopo la Prima Guerra Mondiale i censiti locali si ritrovavano infatti insieme in modo conviviale, mettendo in scena commedie e piccoli spettacoli. Il progetto è quindi nato così attorno all’idea che considera il teatro e le arti dello spettacolo come straordinarie espressioni della creatività contemporanea, ma anche come base efficace di sviluppo sociale ed economico di un territorio. È seguita la visita agli antichi caratteristici terrazzamenti, situati a monte del paese: Alessandro Gretter, funzionario della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige, partner tecnico dell’iniziativa, ha evidenziato “il profondo valore storico-territoriale e architettonico di tali particolari sistemazioni agricole, che saranno ripristinate dopo un’attenta analisi del terreno, mirata ad individuare le precise culture maggiormente indicate per il posto”.

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Il progetto finanziato per 1.582.000 euro si struttura con interventi fortemente integrati, evoluzione del percorso Laboratorio Montagna partito nel 2017 in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e l’Asuc di Termenago. In primo luogo il restauro della chiesa offrirà uno spazio culturalmente significativo a laboratori della formazione teatrale e rappresentazioni per la comunità. Grazie poi alla collaudata professionalità dell’agenzia Nuovaera Film di Monia Cappiello i laboratori residenziali di alta formazione per professioni del teatro e dello spettacolo, motore del progetto, saranno possibili grazie alla qualità dei corsi e al recupero della canonica come struttura ad uso turistico. Fondamentale sarà anche il supporto della Fondazione Edmund Mach per la realizzazione di un anfiteatro naturale vicino al paese, il relativo sentiero di accesso ed il ripristino dei caratteristici terrazzamenti: elementi naturali tra loro legati ed interconnessi quali luoghi idonei per la realizzazione di spettacoli dal vivo, ma anche spazi di formazione e approfondimento sui temi della sostenibilità e della biodiversità. Come sottolineato da Monia Cappiello, attrice e coordinatrice cinematografico-teatrale, “anfiteatro e chiesa stimoleranno la produzione teatrale, ricerche sul borgo, eventi teatrali itineranti con attori locali e scuole. Il fermento derivato dal teatro spingerà a valorizzare gli spazi di valenza storico-paesaggistica e rafforzerà il Museo diffuso; in particolare il recupero dei terrazzamenti riaprirà un percorso adatto alla mobilità lenta quale palcoscenico itinerante, consentendo nel contempo di avviare nuove imprese agricole con antiche e nuove coltivazioni. Termenago diventerà un polo per l'alta formazione di Maestranze per il Cinema Teatro e Spettacolo. Si creeranno così le basi per accogliere Produzioni Cinematografiche e Teatrali, nazionali o estere, che potranno usufruire di professionisti del territorio. Nuove leve dunque di professionisti che oltre al mestiere adotteranno da subito i Protocolli di Green Film nel rispetto del nostro caro Pianeta Terra. Al centro delle attività teatrali ci sarà la cultura trentina, il territorio e l'anima green che è il futuro di questa provincia, a partire dai più piccoli fino alla formazione degli adulti e dei docenti”.

Secondo l’auspicio della sindaca Tomaselli “l’indotto generato dal progetto e la stabilità delle iniziative a trazione privata creeranno lo spazio per esercizi commerciali, la ristorazione e la messa a disposizione di appartamenti nel modello di albergo diffuso.” Un progetto così articolato prevede ben 12 partner coinvolti: Asuc di Termenago, Centro servizi culturali Santa Chiara, Fondazione E. Mach, Centro di istruzione e formazione G. Veronesi, APT Val di Sole, Centro Studi per la Val di Sole, Proloco di Pellizzano, Compagnia teatrale “Un paese nelle nuvole”, Cassa Rurale Val di Sole, Nuova Era Film srl, Associazione S. Vigilio di Ossana e azienda agricola Olga Casanova. Con loro partirà un intenso confronto operativo che durerà fino al 2026. Si partirà subito perché i tempi del Pnrr sono strettissimi. A partire dalla fine di questo mese dovrebbero partire i corsi di formazione utilizzando spazi messi a disposizione dai privati. Simultaneamente partiranno le ricerche storiche e le indagini antropologiche che daranno poi vigore e anima agli interventi correlati. Il secondo anno (2023) sarà dedicato alle progettazioni, alla formalizzazione degli appalti con l’inizio dei lavori. Partirà la comunicazione con analisi per definire la cosiddetta brand identity (identità di marca) e lo sviluppo del portale web di destinazione. Inizieranno le attività nelle scuole locali e le ricerche di FEM. Con la conclusione di tre degli interventi strutturali (estate 2024) il sistema dei corsi di formazione in residenza sarà completo. Nel 2025 l’anfiteatro vegetale sarà disponibile e il progetto sarà quindi pronto per volare autonomamente. 



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