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Vaia, al Muse si fa il punto della situazione

dom 23 ott 2022 13:10 • Dalla redazione

A quattro anni dall’uragano esperti e tecnici si confrontano e presentano le iniziative intraprese

TRENTO. Nell’ambito del Festival dello sviluppo sostenibile promosso da Unipolsai viene proposto questo momento di riflessione su Vaia, l’uragano che a fine ottobre 2018 ha distrutto 42.500 ettari di foresta nell’area dolomitica e ha causato l’esondazione del Rio Rotian nel comune di Dimaro Folgarida, in Val di Sole. A quattro anni da questo disastroso evento, al Muse si fa il punto della situazione nelle aree colpite, ricordando non solo le iniziative intraprese, ma anche l’analisi delle criticità con un appuntamento dal titolo “Vaia: un tragico evento che obbliga a ripensarci. Uno sguardo olistico sulle opportunità e i cambiamenti” che si terrà lunedì 24 ottobre dalle 9:30 alle 12:30.

Fra le relazioni centrali previste nella mattinata, ci sono quella del geobotanico Cesare Lasen su “Foreste e biodiversità: i boschi del domani in epoca di cambiamenti climatici” alla quale seguirà la tavola rotonda “Le aree colpite da VAIA, a che punto siamo?” a cui parteciperanno Giovanni Giovannini, dirigente del Servizio Foreste della Provincia di Trento, Gianmaria Sommavilla, dirigente del Servizio Foreste della Provincia di Belluno, Guenther Unterhiner, dirigente del Servizio Foreste della Provincia di Bolzano, Rinaldo Comino, dirigente del Servizio Foreste della Regione Friuli Venezia Giulia.

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Successivamente sarà presentata una serie di buone pratiche nell’ambito della rassegna “La foresta che cresce: visioni per la montagna di domani”. Interverranno Bruno Crosignani, già direttore dell’ufficio Cavalese del Servizio Foreste della Provincia di Trento, Alessandra Gomiero, progettista del recupero dell’area Beldopian, Albino Angeli, amministratore delegato di Xlam Dolomiti, Andrea Giovannini, allevatore, Giada Mearns, insegnante CFP ENAIP settore legno di Tesero.

Le conclusioni sono affidate a Marta Villa del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento.



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