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Valli del Noce: mozioni per la ladinità retica

sab 29 ott 2022 16:10 • Dalla redazione

Consegnate al presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder le mozioni approvate da 16 comuni delle valli del Noce

Paolo Piccoli, Walter Kaswalder, Alessia Odorizzi e Fabrizio Paternoster

TRENTO. La valle di Non rilancia la questione della sua ladinità, chiedendo espressamente al Consiglio provinciale di occuparsene e dare un segnale alla popolazione, desiderosa di ricevere finalmente un segnale di riconoscimento d'una realtà culturale e linguistica ormai assodata. Ieri pomeriggio dal presidente Walter Kaswalder si sono recati il coordinatore dei Consigli comunali trentini Paolo Piccoli, la presidente del Consiglio comunale di Villa d'Anaunia Alessia Odorizzi e il collega di Novella, Fabrizio Paternoster.

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Obiettivo: consegnare al parlamento dell'autonomia il testo delle mozioni approvate da ben 16 Consigli comunali delle valli del Noce. Questi testi rivendicano esplicitamente l'appartenenza di una rilevante parte della popolazione al ceppo della ladinità retica, ricordano gli eloquenti risultati del censimento 2011 (100 mila e 100 le dichiarazioni di ladinità nonesa), rammentano che è ormai alle viste il prossimo rilevamento generale della popolazione. Si invoca pertanto un passaggio in Commissione dei 12 per addivenire infine a un decreto legislativo in grado di fare della ladinità nonesa un dato anche giuridicamente riconosciuto. Il presidente Kaswalder ha garantito che porterà il tema all'attenzione della Commissione legislativa competente, riconoscendo che i requisiti per porre seriamente la questione a livello istituzionale ci sono, nonostante le note difficoltà e resistenze. 



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