Skin ADV

Il colpo di fuoco si estende anche in Val di Non

lun 20 lug 2020 15:07 • Dalla redazione

Oltre che in Valsugana, casi anche Vallagarina e Basso Sarca. Centinaia le aree controllate e 162 i campioni analizzati

Non si ferma alla Valsugana il colpo di fuoco batterico. Il batterio si sta diffondendo in altre zone del Trentino tra cui la valle di Non, la Vallagarina e il Basso Sarca. In particolare, nella terra delle mele, come riportato nell’ultimo notiziario frutticoltura del Centro Trasferimento Tecnologico, sono stati riscontrati nove casi su piante di melo delle varietà Gala, Golden D., Gradisca Enjoy®, Roho 3615-Evelina®, Fengapi-Tessa®, Fuji e Kizuri-Morgana®. Tra questi, 6 sono frutteti messi a dimora nel 2020, mentre i restanti sono impianti in produzione (anno di impianto: 2014, 2016, 2017). In tutte le situazioni i sintomi riguardavano una parte della pianta, per cui si sono asportate alcune branchette e non è stato necessario estirpare l'intera pianta sintomatica.

Dall’8 giugno all’8 luglio i tecnici della Fondazione E.

Elektrodemo

Mach hanno effettuato, come nelle scorse annate, un’analisi capillare, realizzando centinaia di controlli oltre ai 234 nei punti inseriti nella rete di monitoraggio ufficiale. A oggi sono stati analizzati 162 campioni tra melo, pero, rosacee ornamentali (rosa, sorbo, cotogno, nespolo, cotognastro, biancospino, piracanta). All’azione di sorveglianza si affianca l’attività del Laboratorio di Diagnosi Fitopatologica necessaria per verificare la presenza del batterio Erwinia amylovora. Il 48% delle 145 analisi concluse è risultato infetto da colpo di fuoco batterico.

Per aiutare i cittadini a riconoscere i sintomi della malattia e per segnalare eventuali piante è stato attivato il numero Whatsapp 335 8484120 ed è stato creato un sito web dedicato alle emergenze fitosanitarie. 

Ma cosa si deve fare in caso di piante infette? È fondamentale controllare i frutteti, i giardini e le bordure. In caso di presenza della malattia, è obbligatorio l’asporto delle parti vegetali colpite che vanno bruciate sul posto, senza la necessità di analisi batteriologiche di conferma. Controllare nuovamente tutti i frutteti dopo alcuni giorni dopo il rinvenimento della malattia. Segnalare in ogni caso la presenza di piante sintomatiche o sospette al tecnico di zona. Al termine delle operazioni di taglio e potatura è di fondamentale importanza la pulizia e il lavaggio con prodotti disinfettanti degli strumenti utilizzati.

 



Riproduzione riservata ©

indietro