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Lunedì si ritorna a scuola

ven 28 feb 2020 19:02 • Dalla redazione

Lo stabilisce la nuova ordinanza della Provincia. Presto l'attivazione del Fondo di solidarietà per il turismo

Alle 15.45 di oggi non risultava in Trentino nessun contagiato da Coronavirus. Lunedì quindi riapriranno gli asili, le scuole di ogni ordine e grado e l’università, come previsto dalla precedente ordinanza dello scorso lunedì 24.

Oggi inoltre il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha deciso di adottare una nuova ordinanza che in parte modifica o integra le decisioni già assunte. Fra le misure previste: massima visibilità in scuole, università e uffici pubblici alle misure di prevenzione stabilite dal Ministero rispetto al contagio; nelle scuole, nelle pubbliche amministrazioni e, in particolare, nelle aree di accesso a strutture del Servizio sanitario, nonché in tutti i locali aperti al pubblico, si raccomanda la messa a disposizione degli addetti, nonché di utenti e visitatori, di soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani; le aziende di trasporto pubblico adotteranno interventi straordinari di sanificazione dei mezzi (700 quelli di Trentino Trasporti a cui si aggiungono i treni della Trento-Malè e di Trenitalia) e per arieggiarli periodicamente.

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Sospesa anche la disposizione che prevede la salita sugli autobus dalla sola porta anteriore. Confermata la sospensione delle “gite scolastiche”, fino al 15 marzo 2020; niente giornata di libero accesso ai musei provinciali il 1° marzo; eliminato l’obbligo, introdotto dallo Stato con normativa emergenziale, di presentare il certificato medico per la riammissione a scuola dopo 5 giorni di assenza (per non intasare gli ambulatori medici). Fra le “raccomandazioni” anche quella di mantenere sotto controllo il sovraffollamento nei vari luoghi, in particolare quelli chiusi (come i locali pubblici): si raccomanda una distanza di almeno 1 metro fra una persona e l’altra. È confermato inoltre il regime di isolamento e il monitoraggio costante dei soggetti che hanno soggiornato nelle aree della Cina ovvero nei comuni italiani ove è stata dimostrata la trasmissione locale del virus, fino al termine della quarantena. Prevista infine la possibilità di procedere all’assunzione straordinaria a tempo determinato di personale alle dipendenze dell’Azienda sanitaria in deroga ai limiti di spesa previsti per l'anno in corso: parliamo in questa fase di 48 persone, fra cui numerosi infermieri e tecnici di laboratorio oltre che personale medico.

Sempre a proposito di chi entra o rientra in Trentino da aree a rischio epidemiologico: la circostanza va comunicata al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari telefonando al numero verde provinciale 800.867388.

Infine l'economia e il lavoro, settori su cui l'epidemia sta impattando con particolare forza. L'assessore allo sviluppo economico e lavoro Achille Spinelli ha spiegato che si prevede l’attivazione del Fondo di Solidarietà, strumento di sostegno al reddito per quei lavoratori che si vedono ridotto l'orario di lavoro o che rimangono forzatamente "a casa" a causa della crisi, in particolare nei settori del commercio e del turismo (industria e artigianato hanno strumenti equivalenti). Sono a disposizione 14 milioni di euro, utili a coprire l'80% della retribuzione globale. L'Inps ha già dato il suo via libera all’operazione. 



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