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Fusione dei ghiacciai, Coldiretti lancia l’allarme: ‘Fondamentali per l’agricoltura’

mer 07 dic 2022 12:12 • Dalla redazione

Quello che sta per chiudersi è l’anno più caldo dal 1800

TRENTO. I ghiacciai alpini si sciolgono per un 2022 che si classifica fino ad ora come l’anno più caldo mai registrato in Italia dal 1800, con una temperatura di oltre un grado (+1,06 gradi) più elevata della media storica, a conferma di un decisa tendenza al surriscaldamento della penisola con effetti climatici e produttivi. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Isac Cnr relativi ai primi undici mesi dell’anno in riferimento all’allarme di Legambiente alla vigilia della Giornata internazionale della montagna, di Legambiente e del Comitato Glaciologico Italiano (Cgi), che presentano il report finale di Carovana dei ghiacciai 2022.

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Si accentua quest’anno la tendenza al surriscaldamento in Italia dove la classifica degli anni più caldi negli ultimi due secoli si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine – spiega Coldiretti Trentino Alto Adige – il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020.  Il cambiamento climatico è stato accompagnato da una evidente tendenza alla tropicalizzazione che – continua Coldiretti Trentino Alto Adige – si manifesta con una più elevata frequenza di eventi violenti, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi.

"I ghiacciai – afferma il presidente di Coldiretti Trentino Alto Adige Gianluca Barbacovi – sono una parte fondamentale del ciclo dell’acqua e dell’irrigazione garantendo le risorse per affrontare stagioni estive sempre più torride dove la disponibilità di acqua risulta strategica per continuare a garantire la produzione di cibo made in Italy. L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con i danni provocati dalla siccità e dal maltempo che hanno già superato quest’anno i 6 miliardi di euro".



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