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A Cavareno: i sórsi (3)

sab 24 dic 2022 15:12 • Dalla redazione

Breve viaggio tra i soprannomi dei paesi delle valli del Noce

CAVARENO. Forse una costante e abbondante presenza dei piccoli roditori (sórsi, ovvero sorci, topi) ha dato questo simpatico soprannome agli abitanti del paese turistico dell'Alta Anaunia: ma certo è che si tratta di uno dei pochi che possono vantare una nobile e plurisecolare certificazione artistica. 

Nel 1768 un giovane Giovanni Battista Lampi (1751-1830) celebre pittore nelle corti d'Europa, realizzò una propria opera per la chiesa di Santa Maria Maddalena, i pannelli del pulpito.

Autoroen Aprile

Oltre ai santi Maria Maddalena, Antonio da Padova e Giovanni Evangelista, l'artista dipinse su un quarto pannello un grande vaso di fiori molto particolare, dal quale, sul lato sinistro, faceva capolino un sorcio. 

Lampi raffigurò infatti San Giovanni Evangelista che scriveva con la mano sinistra, cercò poi di correggere la svista ponendo nella stessa mano il calamaio. I cavarenesi non risparmiarono al giovane artista divertiti e ironici commenti, il Lampi se ne prese allegra vendetta aggiungendo un topolino che spunta da dietro il piedistallo del vaso di fiori, rinfrescando così il nomignolo “sórsi” che da tempo immemorabile è attribuito ai cavarenesi.



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