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Parco Naturale Adamello Brenta: approvati bilancio e piano triennale

mer 21 dic 2022 13:12 • Dalla redazione

Il via libera ieri dal Comitato di gestione nella sua seduta prenatalizia

STREMBO. Via libera ieri dal Comitato di gestione, nel corso della sua ultima seduta prima delle festività natalizie, al Piano triennale delle attività del Parco Naturale Adamello Brenta per il triennio 2023-2025, che accompagna il Bilancio di previsione per lo stesso periodo. Redatto in base a quanto previsto dal Regolamento dei parchi provinciali, il documento individua gli obiettivi da realizzare, nei diversi ambiti in cui l’ente opera, nonché le priorità degli interventi.

Il totale complessivo delle entrate previste per il 2023 (che ovviamente sarà confermato o corretto in sede di assestamento di bilancio) è di 4.781.980,06 euro. Circa 873.200 euro saranno destinati ad investimenti. Sul versante delle entrate correnti, 2.900.000 sono di provenienza provinciale (a cui si sommano 536.500 euro come contributo, sempre della Provincia, per investimenti). Circa 940.000 euro sono costituiti da entrate extratributarie generate dall’ente, in primo luogo attraverso la gestione dei servizi per la mobilità estiva.

”Stiamo mettendo a frutto il tanto lavoro fatto nell’ultimo periodo – sottolinea il presidente del Parco Walter Ferrazza – e lo rilanciamo con convinzione, in particolare per quanto riguarda il nostro contributo alla tutela e allo sviluppo del territorio, anche attraverso l’adozione degli opportuni incentivi finanziari alle attività ecosostenibili. Sul versante del personale, indispensabile per attuare concretamente quanto pianificato, nel 2023, impiegheremo in tutto 153 persone, per una spesa di circa 2.600.000 euro. Accentueremo inoltre l’impegno anche sul versante della ricerca, da cui arriveranno indicazioni fondamentali per orientare le nostre attività. Fondamentali infine le alleanze e le sinergie per rendere il Parco capofila di un movimento di idee trasformative, da tradurre in azioni concrete e di breve periodo, in grado di salvaguardare l’uomo e la sua inclusività nella natura, i beni naturali del territorio, sostenere l’economia e la qualità della vita locali, dare un contributo sul versante del cambiamento climatico”.

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Bilancio e Piano delle attività, approvati ieri all’unanimità dal Comitato di gestione, vengono ora trasmessi alla Giunta provinciale per la relativa approvazione. Vediamo in sintesi i contenuti del documento di pianificazione approvato dal Comitato di gestione. Il Piano individua sette ambiti di intervento:

1. AMMINISTRAZIONE E GESTIONE GENERALE

2. STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE

3. MANUTENZIONE, CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

4. ATTIVITÀ AL PUBBLICO E COMUNICAZIONE

5. MOBILITÀ SOSTENIBILE

6. EDUCAZIONE AMBIENTALE

7. RICERCA SCIENTIFICA

Per quanto riguarda l’organizzazione generale, e in particolare la dotazione di personale, sono previsti nel 2023, 21 unità a tempo indeterminato del comparto delle Autonomie locali (oltre a 14 operai addetti alle attività di manutenzione e sistemazione idraulico-forestale, gestione delle Case del Parco, ricerca e educazione ambientale), e 118 unità a tempo determinato, addette a loro volta ad attività di manutenzione del territorio, ricerca scientifica e educazione ambientale e gestione dei servizi estivi di mobilità sostenibile e gestione del traffico veicolare (73 le persone previste per la gestione di questo importante servizi rivolti ai turisti ma anche ai residenti).

Per quanto riguarda la Pianificazione, nel 2023 assume particolare rilievo l’attività di ridefinizione e aggiornamento generale delle schede di riferimento del patrimonio edilizio del Parco, finalizzato ad una verifica e ad una eventuale revisione della classificazione di tutte le strutture edilizie presenti nell’area protetta. Si prevede inoltre di approvare nel corso del 2023, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, anche un nuovo Piano di incentivi finanziari (con relativo Bando Annuale), dedicato al sostegno di interventi ed azioni sul territorio coerenti con le finalità di conservazione e salvaguardia del patrimonio naturalistico, e di sostegno ad attività agrosilvopastorali che rispondano a criteri di sostenibilità ambientale. L’impatto del Piano incentivi, sotto il profilo dello sviluppo territoriale, è infatti particolarmente significativo, come già valutato nel corso del 2022.



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