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Siccità , invasi pieni solo per il 32%

ven 03 mar 2023 11:03 • Dalla redazione

Il quadro su bacini idroelettrici, laghi e fiumi del Trentino: il volume idrico scende da 407 a 128 milioni di metri cubi

TRENTO. Continua la fase critica per i bacini idrici trentini. Non arrivano, ad esempio, a 12 i milioni di metri cubi di acqua attualmente presenti nei bacini di malga Bissina e malga Boazzo. I due invasi dell"Alto Chiese, nel grande massiccio dell"Adamello, risultano pieni solo per il 16% della capienza complessiva, a un livello che consente appena di coprire il volume di riserva strategica assegnato ai due impianti per i servizi eccezionali di potenza a favore della rete elettrica nazionale. Questa la situazione confermata durante il sopralluogo del vicepresidente della Provincia autonoma di Trento Mario Tonina, assieme ai tecnici dell"Agenzia provinciale per le risorse idriche e l"energia, Sandro Rigotti (responsabile del Servizio grandi derivazioni idroelettriche) e Nadia Zorzi, al sindaco di Valdaone Ketty Pellizzari e ai rappresentanti di Hydro Dolomiti Energia srl (gestore degli impianti) Michele Buratti e Siro Fioroni. Una "visita" in quota salutata da una tenue nevicata (dieci centimetri di neve fresca, in aggiunta ai 50 centimetri già presenti al suolo) che non basta a invertire la tendenza se in primavera non arriveranno abbastanza precipitazioni.

"Purtroppo "“ così Tonina "“ vediamo da vicino la scarsità di acqua, di questa risorsa che è sempre più preziosa. Ecco perché dobbiamo dedicare una sempre maggiore attenzione per continuare i nostri sforzi su sostenibilità , investimenti, responsabilità e risparmio. In linea con i passi concreti finora compiuti dal Trentino e con gli obiettivi strategici adottati attraverso gli importanti documenti approvati durante la Legislatura provinciale". Una direzione di marcia che può essere anche un contributo per il confronto sulle linee di azione a livello nazionale.

"Il Trentino, infatti, è pronto a fare la propria parte, anche in questo momento di grande difficoltà del nostro Paese", afferma Tonina, facendo riferimento ai passi avviati dal governo e alla possibile istituzione di un commissario per l"emergenza siccità .

Graziadei marzo 2025

Una valutazione che però dovrà tenere conto dell"effettiva disponibilità d"acqua in Trentino e della necessità di salvaguardare i fabbisogni dell"agricoltura di montagna, un settore che comunque nel nostro territorio ha saputo investire in innovazione e in un"irrigazione efficiente e a basso consumo idrico.

"Auspichiamo allo stesso tempo che nel confronto nazionale "“ precisa il vicepresidente "“ venga data priorità agli investimenti e alla tecnologia. Lo dico soprattutto riguardo alle regioni vicine, che in determinati momenti dell"anno hanno un particolare fabbisogno di acqua: in futuro, contando la ridotta disponibilità idrica, è necessario programmare gli interventi, ad esempio per i bacini di accumulo e per l"efficientamento tecnologico delle reti di distribuzione irrigua".

Verso la Giornata mondiale dell"acqua

C"è poi un importante appuntamento che si sta avvicinando, prosegue Tonina, sul quale lavorare: "In occasione della Giornata mondiale dell"acqua cercheremo di lanciare un ulteriore messaggio per responsabilizzare ciascuno di noi sulla necessità di tenere comportamenti virtuosi e di sprecare meno acqua possibile. Sarà un momento per condividere il messaggio anche con i ragazzi delle scuole, che sono protagonisti sul tema della sostenibilità ".

I dati per i bacini idroelettrici

Il sopralluogo ha consentito di dare uno sguardo aggiornato sui dati. Il volume idrico complessivo del Trentino (i bacini idroelettrici più i laghi naturali regolati) è sceso a 128 milioni di metri cubi su una capienza complessiva di 407 milioni. Erano 141 una decina di giorni fa, in occasione del sopralluogo effettuato da Tonina a Santa Giustina. L"attuale grado di riempimento è quindi pari al 32%.

 Nello specifico, negli invasi presso le dighe di Malga Bissina (1.790 metri sul livello del mare) e di Malga Boazzo (1.227 metri s.l.m.) alla data del primo marzo risultano presenti 11,7 milioni di metri cubi di acqua, rispettivamente circa 9 a Bissina e 2,2 milioni a Boazzo). La percentuale di riempimento varia dal 15,8% di Bissina al 18,8% di Boazzo. Ciò corrisponde al 16% di riempimento sulla capienza complessiva di 71,8 milioni di metri cubi.

Laghi e fiumi

A soffrire sono anche i laghi naturali (anche se molti sono regolati artificialmente) e i fiumi. Il Garda registra un volume (al primo marzo) di 120 milioni di metri cubi, rispetto ai 458 milioni del volume massimo regolabile fino al livello delle chiuse. Il livello del lago è 46 centimetri sopra lo zero idrometrico misurato a Peschiera, contro i +99 centimetri della media di questo periodo dell"anno.

Caldonazzo è a +21 centimetri sullo zero idrometrico, rispetto ai +50 di media del periodo.

I quattro fiumi in uscita dal Trentino hanno valori di portata ridotti. Per l"Adige alla stazione idrometrica di Ponte San Lorenzo a Trento è stato misurato il 28 febbraio scorso un dato medio giornaliero inferiore del 50% rispetto alla media storica del periodo. Il Brenta a Grigno nello stesso giorno ha registrato un deficit del 30%, sempre considerando il raffronto con il valore medio storico del periodo.

Nel mese di gennaio l"apporto idrico medio del Sarca al lago di Garda è stato pari a10 metri cubi al secondo, contro i 18 di media di periodo registrata nell"ultimo decennio. Apporto idrico che, a febbraio, per il Chiese - immissario del lago d"Idro - è stato stimato in 2,5 metri cubi al secondo medi, rispetto ai 4,5 valutati sull"ultimo decennio.

 



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