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Il destino dei nostri ghiacciai

lun 24 ago 2020 18:08 • Dalla redazione

Un reportage dal Ghiacciaio dei Forni, tra Val di Sole e Valfurva

Il ghiacciaio dei Forni dal Rifugio Branca dopo il temporale del 22 agosto 2020

“Un’immagine emblematica del significato profondo di de-glacazione alpina”: così nei giorni scorsi su Facebook. Riccardo Scotti, del Servizio Glaciologico Lombardo ha documentato la situazione manifestatasi nel Ghiacciaio dei Forni, in Valfurva lo scorso 22 agosto 2020, dietro alle cime del Vioz e del Palon de la Mare.

“Dopo una giornata caldissima – si legge nel reportage -  con il torrente glaciale già in piena a causa della forte fusione del ghiaccio, un tutto sommato banale temporale estivo di mezz’ora dilava per intero il ghiacciaio. La pioggia intensa sulle pareti rocciose lasciate libere dai ghiacciai provoca crolli in roccia e colate detritiche che destabilizzano anche il materiale morenico poco consolidato che ogni anno vede la luce con il ritiro del ghiacciaio. Il torrente si ingrossa ancora di più e trasporta a valle ingenti quantitativi di materiale solido mandano in stress l’asta torrentizia.

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Sul Palon de la Mare, sul Vioz ed il San Matteo a 3600 m piove a dirotto, qualche trascurabile chicco di grandine cerca di dare una parvenza di “ambiente glaciale” a queste montagne martoriate da temperature estive sempre più elevate”

Da qui parte una considerazione sul riscaldamento globale: “I 2 °C di aumento delle temperature dal periodo preindustriale sui monti dell’Ortles/Cevedale hanno effetti molto più significativi di quanto si possa pensare. 2 °C equivalgono a circa 400 m di innalzamento del limite delle nevicate, la differenza fra una nevicata estiva su buona parte del bacino di accumulo del ghiacciaio o pioggia fino alla vetta. Questi 2 °C sulle Alpi hanno provocato la scomparsa di oltre il 60% del ghiaccio alpino, e, secondo le proiezioni future continueranno a far fondere ghiaccio per decenni. Pochi gradi che in piccolo cambiano i connotati al paesaggio alpino a scala planetaria possono innescare eventi a catena capaci di cambiare rapidamente i connotati al pianeta per come lo conosciamo oggi

Per saperne di più Il torrente glaciale dei Forni alle 11.00 (sopra) ed alle 16.30 (sotto) dopo il breve temporale che ha interessato l'Alta Valtellina. Risulta evidentissimo il trasporto solido dovuto ai dissesti avvenuti a monte

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