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FST Val di Non: dopo la decisione del Tar, cosa ne sarà del collegamento ciclabile tra le valli del Noce?

mer 04 mar 2020 12:03 • By: Alberto Mosca

Abbiamo sentito Silvano Dominici, presidente della Comunità della Val di Non e l’omologo solandro Guido Redolfi, che chiede tempi brevi per un’opera strategica per le due valli

Il Tar ha dato ragione ai comuni di Cavareno, Romeno, Ronzone e Ruffrè-Mendola, ricorrenti alla giustizia amministrativa contro la Comunità della Val di Non sul tema degli interventi finanziati dal Fondo Strategico Territoriale. Una disputa riguardante in particolare la passerella ciclopedonale, con ponte tibetano sulla forra del torrente Novella, che dovrebbe collegare Castelfondo a Fondo, giudicata dai ricorrenti come costosa senza avere ricadute positive dal punto di vista turistico e sociale sulle loro zone.

Tuttavia, l’annullamento della delibera del Consiglio della Comunità del 12 settembre 2018, che aveva approvato il piano di finanziamento e l’individuazione dei relativi criteri, sia le conseguenti deliberazioni del Comitato esecutivo della Comunità, coinvolge anche un’opera di valore provinciale come il fondamentale collegamento ciclabile tra la Val di Non e la Val di Sole.  

Sul tema il presidente della Comunità della Val di Non, Silvano Dominici attacca: “Tutte le opere finanziate nel Fondo hanno una valenza di valle e sarebbe stato importante poter lavorare con continuità anche nei prossimi mesi, che saranno segnati dai cambi di amministrazione.

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Questo tempo ora non potrà essere utilizzato e dopo le elezioni comunali avvieremo l’opera di confronto con i nuovi amministratori, per arrivare ai passaggi formali di riapprovazione. Credo e spero – prosegue Dominici – che già nei primi mesi di operatività delle nuove amministrazioni potremo arrivare a questo esito, limitando il tempo perduto ad un’ipotesi di 6-8 mesi. Se poi, la mia colpa è stata quella di aver portato i fondi dai 7 milioni previsti inizialmente a 17, me la assumo senza difficoltà: abbiamo adottato una programmazione e un metodo democratico per arrivare alla definizione delle opere ritenute strategiche, solo che qualcuno non ha capito e non ha accettato i risultati di questo processo”.

In conferenza stampa i sindaci ricorrenti hanno ribadito la propria posizione, confortati dalla decisione del Tar: in sostanza, sottolineando che non può essere loro imputato un ritardo nella realizzazione delle opere, ma attribuendo le responsabilità alla condotta della Comunità di Valle.

Nel dibattito interviene anche il presidente della Comunità della Val di Sole, Guido Redolfi, esprimendo la propria preoccupazione per un’opera, il collegamento ciclabile tra la Val di Non e la Val di Sole, finanziata dal Fondo strategico e oggetto di un intervento di valore chiaramente provinciale: “Non entro nel merito della questione arrivata al tribunale di giustizia amministrativa – spiega Redolfi – ma esprimo la ma preoccupazione sui tempi con cui sarà realizzata un’opera, come il collegamento ciclabile, condivisa a livello di comunità e provinciale per la sua importanza strategica, per l’offerta turistica e la mobilità dei residenti. L’idea di poter collegare con una pista ciclabile il Tonale e Venezia ha permesso di ottenere risorse ulteriori, che speriamo ora possano essere utilizzate in tempi brevi. Altrimenti – conclude Redolfi – dovremo cominciare a pensare ad una soluzione diversa, magari con Trentino Trasporti, in modo da garantire un accesso sicuro agli utenti, tramite una stazione ferroviaria dedicata”.

 



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