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Il Tar di Trento sospende la cattura dell'orsa JJ4

mer 16 set 2020 16:09 • Dalla redazione

Il Tribunale accoglie la richiesta di sospensiva di Enpa e Oipa

Potrà starsene tranquilla ancora per un po’ nei boschi l’orsa JJ4, protagonista dell’episodio sul monte Peller (QUI L'ARTICOLO) e sulla quale pendeva un’ordinanza di cattura (QUI L'ARTICOLO). Il Tar di Trento ha accolto la richiesta di sospensiva presentata da Enpa e Oipa. «Un provvedimento estremamente importante, che accogliamo con grande gioia – scrivono le associazioni animaliste nella nota con la quale comunicano la notizia -. Felici per l’orsa e i suoi cuccioli, per la tutela del patrimonio più prezioso di biodiversità e per poter dare voce ai tantissimi cittadini in apprensione per la sorte dell’orsa». C’è soddisfazione quindi nel mondo ambientalista che fin dall’inizio si era schierato dalla parte del plantigrado e che interpreta ora la sentenza di sospensiva del Tar come un richiamo alla ponderazione nelle pubbliche decisioni.

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Il Tar aveva già sospeso il provvedimento della Provincia autonoma di Trento sulla possibilità di abbattere l'esemplare (QUI L'ARTICOLO e QUI).

«Abbiamo chiesto e auspicato questo pronunciamento nel rispetto del diritto, per cui abbiamo tanto intensamente lavorato in una situazione di emergenza per la sorte della popolazione ursina e per il destino di un progetto così rilevante come Life Ursus, voluto dall’Europa e dal nostro Paese» scrivono. Ora le associazioni attendono la discussione delle due ordinanze impugnate di recente: «la prima delle due frettolose ordinanze di agosto del presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti – ricordano - riguarda, appunto, la reclusione a vita dell’orsa JJ4, mentre la seconda prevede l’ergastolo per M57, l’orso coinvolto nello scontro con il giovane carabiniere, (qui L’articolo) e per tutti gli orsi, non identificati e in numero indefinito, che si affaccino, anche fuggevolmente ed episodicamente, nei comuni di Folgarida, Andalo e limitrofi. Questo, vorremmo dire, non è più tempo di trappole, né per gli orsi né per il diritto, a cominciare dal Piano d’Azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace), tante volte invocato negli atti ufficiali dalla Provincia Autonoma di Trento mentre se ne violavano lettera e spirito».



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