ven 16 giu 2023 17:06 • Dalla redazione
Indaga la Procura di Trento per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso
TRENTO. La Procura di Trento indaga per tentata
estorsione aggravata dal metodo mafioso dopo che questa mattina presto uscendo
per lavoro un noto imprenditore
ortofrutticolo di Dimaro, in valle di Sole, ha trovato la testa mozzata di
una pecora lasciata sulla soglia di casa. Lo scrive l’Ansa sul suo portale
internet.
“L'uomo, che è uscito di casa molto presto assieme alla moglie, si è trovato davanti il macabro avvertimento e ha denunciato subito l'accaduto ai carabinieri – si legge sul sito -.
Accanto alla testa della pecora, sporco del sangue dell'animale, un messaggio in dialetto siciliano scritto a computer su un foglio di carta A4 . Il senso è ‘Questa la manda la famiglia che non dimentica l'infamata. La prossima volta vi mandiamo la testa di vostro figlio’. Dai primi accertamenti pare che l'animale fosse stato sgozzato poco prima, vista la presenza di sangue fresco. Inoltre la testa era privo di un orecchio, quello a cui era attaccato il microchip identificativo che consente di rintracciare la provenienza dell'animale. Questa mattina in Procura a Trento si è svolta una riunione operativa con il procuratore capo Sandro Raimondi, i carabinieri della Compagnia di Cles e quelli del Nucleo operativo della Compagnia di Trento. Sulle indagini al momento c'è il massimo riserbo”.