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Coronavirus: un nuovo caso di contagio all'ospedale di Cles

ven 06 mar 2020 17:03 • Dalla redazione

Si tratta di un uomo di 50 anni che la sera del 4 marzo si è presentato al Pronto soccorso con problemi di respirazione


Aumenta di altri tre casi la situazione Coronavirus in Trentino. Una delle nuove pazienti è una donna, già in quarantena in quanto partecipante alla gita ad Assisi da cui sono emersi già altri casi di contagio nei giorni scorsi. È risultato poi positivo anche un uomo di 50 anni che la sera del 4 marzo si è presentato al Pronto soccorso di Cles con problemi di respirazione. Sono immediatamente scattati i protocolli di accoglienza e il soggetto, risultato positivo al tampone per il Covid-19, è stato messo subito in isolamento.

L'Azienda sanitaria ribadisce che non si ravvisano problemi per personale medico e infermieristico grazie alla rigida osservanza dei protocolli di sicurezza. Anche la moglie dell’uomo è stata sottoposta alle misure di quarantena. Ad ora non è emerso alcun legame fra questo caso e quello diagnosticato all’ospedale di Cles qualche giorno fa.

Il terzo caso riguarda infine un uomo di Rovereto che risulterebbe essere stato a Milano lo scorso 20 febbraio e che si è presentato ieri all’ospedale di Trento. Anche in questo caso, nessuna conseguenza negativa per il personale medico-sanitario.

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Un centinaio di persone sono attualmente in quarantena in Trentino, sottoposte ad un regime di stretta osservazione da parte del Dipartimento prevenzione dell’Apss. Quasi tutte queste persone sono seguite a casa con controlli periodici. 

L’assessore all’istruzione Mirko Bisesti, nella conferenza stampa, ha ricordato la firma, ieri sera, del protocollo d’intesa per la flessibilità del personale del comparto scuola. Nel protocollo è stato confermato il principio della flessibilità “per il personale coinvolto, venendo quindi incontro anche alle esigenze di accudimento dei figli che a sua volta questo personale, insegnante e non, manifesta, a seguito della chiusura delle scuole”. Nel pomeriggio di oggi si provvederà ad adottare un’ordinanza alla chiusura – quindi non solo di sospensione – riguardante specificamente le scuole dell’infanzia e gli asili. Tutte le persone coinvolte rimarranno a casa, compreso il personale alle dipendenze di cooperative, che verrà supportato attraverso il Fondo di garanzia.

Per quanto riguarda le RSA, come noto il Trentino ha deciso di riservare un’attenzione particolare agli utenti e alle loro famiglie, consentendo la visita giornaliera di un parente o eventualmente di una badante, soprattutto per la somministrazione dei pasti. Oggi pomeriggio si svolgerà un incontro con le rappresentanze sindacali di Upipa e Spes per dirimere eventuali dubbi e preoccupazioni. Il presidente ha sottolineato di ritenere che la competenza in questo caso specifico sia in capo alla Provincia autonoma.

Per diminuire le occasioni di contatto nelle sale di attesa l’Apss ribadisce l’importanza di evitare di recarsi in Pronto soccorso per problematiche non urgenti e nel caso di accessi urgenti di limitare a uno per paziente il numero degli accompagnatori. In questa fase epidemica, è fortemente raccomandato di non recarsi direttamente nelle strutture ospedaliere e negli ambulatori ma contattare il proprio medico di famiglia al telefono che, attraverso alcune domande, farà un’anamnesi individuando eventuali casi a rischio per i quali sono previste modalità di presa in carico specifiche.



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