dom 17 mar 2024 20:03 • By: Giulia Colangeli
Le opere del pittore solandro raccolte in un catalogo
OSSANA. Un incontro pensato per condividere l"eredità
di Bartolomeo Bezzi con la comunità , resoconto delle ultime mostre
allestite in onore del pittore solandro e celebrazione conclusiva del
"Centenario bezziano" organizzato nel 2023 dal Comune di Ossana in
sinergia con il Comune di Cles, il Mart, il Castello del Buonconsiglio e il
Centro Studi per la Val di Sole: nel pomeriggio di ieri, sabato 16 marzo il
municipio di Ossana ha visto la sala conferenze Jacopo Aconcio riempirsi di
curiosi ed estimatori.
L'iniziativa è nata per essere, con le parole dell"assessore Carlo Daldoss, "il sale che riesce a mantenere nelle nostre comunità viva la voglia di occuparsi di cultura", un"opportunità per i valligiani di assistere non solo alla presentazione del catalogo delle opere dell"artista, ma anche a una vera e propria lezione di storia dell"arte, con illustrazione del patrimonio di Bezzi: fotografie d"epoca, paesaggi alpini, ambientazioni rurali del territorio laziale, vicoli e quartieri di Venezia sono stati presentati in serie dagli storici dell"arte Marcello Nebl e Roberto Pancheri, due curatori del catalogo e delle mostre che hanno scandito il 2023 (era assente la terza, Margherita de Pilati).
Ben 124 sono le opere recuperate, esposte e catalogate nel volume edito da Scripta Edizioni, donato in omaggio ai presenti. Quasi trecento pagine che testimoniano non solo l"opera bezziana, ma anche la vita: la nascita a Fucine nel 1851, borgo favorito dal suo pennello e dalla sua macchina fotografica, l"esordio all"Accademia di Brera e la vita a Milano, il suo ruolo di cofondatore della Biennale di Venezia e selezionatore di artisti per l"Esposizione Internazionale di Roma del 1911, la sofferta morte di sua madre, il trasferimento e la fase finale della sua vita a Cles, la malattia prima della sua dipartita avvenuta nel 1923.
Una vita piena, dedicata all"arte e ora contenuta nel volume che porta il suo nome, esito editoriale che documenta il lavoro di ricerca svolto sul più grande pittore trentino dell"Ottocento dopo Giovanni Segantini.
A conclusione del pomeriggio è stata svelata ai presenti un"opera d"arte contemporanea commissionata a Matteo Boato e raffigurante le tre frazioni del Comune: Ossana, Fucine e Cusiano. Al centro del quadro, un puzzle di tessere colorate a tinte sgargianti, si erge Colle Tomino.