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Ma il ghiaccio si scioglie? La risposta è… no!

mar 26 mag 2020 11:05 • By: Giacomo Poletti

Il viaggio nel ciclo dell'acqua continua (3)

Il nostro viaggio fra le proprietà dell’acqua e i suoi cambi di stato prosegue. La scorsa volta avevamo visto infatti che l’evaporazione – cioè il passaggio dell’acqua dalla forma liquida a quella di vapore – assorbe calore, raffreddando l’ambiente o i corpi a contatto con il fluido. Gli esempi non erano mancati, dal sudore che raffredda la nostra pelle, alle foglie delle piante, capaci di rinfrescare un bosco rispetto a una città.

C’è però un secondo passaggio di stato capace di raffreddare, i cui effetti sono forse più “intuitivi” e conosciuti. Sto parlando del ghiaccio che si fonde e diventa acqua, il passaggio dallo stato solido a quello liquido. Questo processo (detto fusione) lo vediamo un sacco di volte nel nostro ambiente; l’esempio classico è quello della bevanda rinfrescata dall’aggiunta di qualche cubetto di ghiaccio, che fondendosi toglie appunto calore. Un principio quasi ovvio, che tuttavia a grande scala ha influssi netti sul nostro clima.

Pensiamo alla neve. Il detto “la neve porta freddo” ha un fondo di verità: fin che c’è neve le temperature tendono facilmente a restare vicine a zero, proprio perché la fusione del manto bianco sottrae di continuo calore all’ambiente, mantenendolo freddo. Con riflessi, appunto, non da poco per il nostro clima. Sapevate ad esempio che la massima differenza di temperatura con la quota è in primavera? Il motivo è legato a doppio filo alla neve, quasi sempre ancora presente sulle montagne mentre il fondovalle, ormai verde, si scalda maggiormente. Questa differenza - caldo in valle e freddo in quota - esalta lo sviluppo di moti verticali dell’aria, la cosiddetta “instabilità” foriera di temporali e rovesci ben nota ai contadini da aprile/maggio in poi.

Uno dei motivi per cui il nostro clima si sta riscaldando rispetto al passato è anche la minore presenza della neve, un effetto, ma quindi pure una causa, del cambiamento climatico a scala locale. Chiudo con una curiosità. Forse lo avete già notato nel testo: si dice che la neve si scioglie, oppure che si fonde? Il termine giusto è il secondo. A essere rigorosi, infatti, la parola “sciogliere” si usa per un soluto in un solvente: lo zucchero nel caffè, per capirci, si scioglie, cioè scompare alla vista, diventa un “tutt’uno”. Anche il sale si scioglie nell’acqua della pastasciutta. La parola fusione si riferisce invece a un cambiamento di stato: la neve oltre i 0° fonde, trasformandosi in liquido esattamente come fonde il. ferro (solo che lo fa a 1538°C) e qualsiasi altro elemento riscaldato al punto giusto per cambiare fase da solido a liquido



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